Lo svuotamento si interrompe per installare sensori nell’impianto

Verrà monitorata la qualità dell’aria per garantire l’accesso in sicurezza ai piani già liberati.

Le attività di svuotamento della centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi di Camugnano, sulle sponde del lago di Suviana, teatro il 9 aprile scorso del drammatico incidente che costò la vita a sette lavoratori (altri cinque loro colleghi rimasero feriti), subirà uno stop di qualche settimana.

L’attività ha permesso in questi tre mesi di liberare completamente dall’acqua i primi cinque piani, dunque fino al livello -6 escluso. L’esplosione, avvenuta durante un’attività di collaudo al gruppo composto da turbina e alternatore esattamente identico a un altro collaudato senza problemi pochi giorni prima, si verificò tra i piani -8, -9 e -10. Dopo l’incidente la centrale si allagò e l’acqua l’invade tuttora.

A seguito di un tavolo tecnico alla presenza di tutte le parti attualmente in causa per far fronte al disastro, partendo da Enel stessa e proseguendo con Ausl, Vigili del fuoco, Procura, le autorità competenti coinvolte hanno chiesto proprio a Enel di provvedere all’installazione in pozzo di centrale di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria, al fine di garantire l’accesso in sicurezza delle persone – siano esse tecnici o autorità inquirenti – che, giunti a questo punto delle operazioni, potrebbero dovere accedere ai piani già svuotati. Infatti, la Procura e vittime o loro familiari stanno attendendo la verifica della sicurezza della centrale per potere eseguire i primi sopralluoghi sul teatro della tragedia, con il pool di ’superperiti’ nominati allo scopo dalle diverse parti. Il fascicolo, aperto dal pm Flavio Lazzarini per i reati di disastro, omicidio e lesioni colposi, resta per il momento contro ignoti, una condizione che potrebbe però cambiare nei prossimi giorni con il deposito da parte dei consulenti tecnici sopra citati delle loro prime conclusioni sull’analisi dei documenti relativi alla sicurezza e all’organizzazione del lavoro all’interno della centrale al momento del disastro.

Le vittime non erano tutte dipendenti di Enel, ma diverse lavoravano per aziende impegnate in appalto o subappalto nell’attività di collaudo del gruppo turbina-alternatore. L’attività di installazione e attivazione dei sensori per la qualità dell’aria, come detto, potrà richiedere alcune settimane, comportando dunque uno slittamento dell’attività di svuotamento. L’impianto sta comunque funzionando per mantenere costante il livello dell’acqua al piano -6, come concordato. Tutti i parametri della qualità dell’acqua, monitorati in continuo, continuano però a quanto si apprende a rientrare nei valori richiesti.

f. o.