REDAZIONE BOLOGNA

Bologna, i segreti di Lucio svelati dalla sua grafia

L’omaggio al cantante a ’Manu Scribere’, il festival in Salaborsa: analizzati lettere e scritti dell’artista in varie età della sua vita

Il festival con l’omaggio a Lucio sarà il 10 e 11 settembre

Bologna, 3 settembre 2022 - Nuovo omaggio a Lucio Dalla, sabato prossimo, nell’ambito di ‘Manu Scribere’, il prim o Festival dedicato alla scrittura a mano . Alle 18.30 in Salaborsa saranno presentati infatti gli esiti dell’indagine grafologica condotta su alcuni testi scritti dal cantautore in diversi momenti della sua vita.

Saranno poi messi a confronto con le testimonianze del cugino Andrea Faccani, presidente della Fondazione Dalla, dello storico amico e collaboratore Tobia (Umberto) Righi e di Red Ronnie. L’ analisi della grafia di Lucio è stata condotta da Iride Conficoni, docente di Grafologia dell’età evolutiva, e da Alessandra Cervellati, organizzatrice del Festival.

Sono stati analizzati gli scritti di Lucio bambino e in età giovanile, ma anche quelli da adulto, lavorando in particolare sul testo originale di ‘Caruso’ e su alcune lettere indirizzate a Roberto Roversi. Da queste analisi, e dal talk show che ne seguirà, il pubblico avrà "un ritratto accurato della personalità" di Lucio Dalla, si spiega dal Comune. Sempre sabato pomeriggio, alle 17, sarà poi presentato in piazza Maggiore il ‘Memorial Lucio Dalla Jazz’. Il Festival della scrittura a mano è stato ideato e organizzato dall’Associazione grafologica italiana insieme con l’Istituto grafologico internazionale Moretti di Urbino e alla ‘Campagna per il diritto di scrivere’. Si svolgerà sabato 10 e domenica 11 settembre in Salaborsa con incontri, convegni e laboratori dedicati.

Tra i relatori sarà presente Carlo Nofri, portavoce Unesco delle Città dell’apprendimento e promotore, con gli organizzatori del Festival, della candidatura della manoscrittura come Patrimonio dell’Umanità. Tra gli ospiti anche Giancarlo Galeazzi, giornalista e professore emerito di Filosofia morale all’Istituto teologico marchigiano della Pontificia università Lateranense, secondo cui "la manoscrittura tende a valorizzare il carattere idiografico della persona umana e contribuisce alla autenticità della persona individuale e come tale è patrimonio dell’umanità e di umanità, da valorizzare".