Magazzino Dws Tavolo di salvaguardia per 23 lavoratori

Vertice in Città metropolitana con le aziende coinvolte, i sindacati e le istituzioni "Garantire la ricollocazione"

Preservare il lavoro di 23 magazzinieri. E’ l’obiettivo del Tavolo di salvaguardia, che si è tenuto ieri mattina, presieduto dalla Città metropolitana, sulla chiusura del magazzino 2.2 dell’Interporto da parte di Express Partner - DWS dove operano in appalto Easy Group e CPM e dove sono attualmente impiegati 23 lavoratori. All’incontro erano presenti Città metropolitana, Regione, Comuni di Bologna e Bentivoglio, Interporto e rappresentanti di Cgil, Uil, Cisl e SìCobas, assieme alle aziende Express Partner, Easy Group, CPM e DWS. Le istituzioni hanno chiesto a DWS l’assunzione di responsabilità sociale nei confronti di questi lavoratori e che i datori di lavoro garantiscano una discussione concreta per la loro ricollocazione. "Il 23 agosto scorso – spiega Karim Bekkal, del coordinamento provinciale SìCobas Bologna – i lavoratori di CPM, che fa parte del consorzio Easy Group nell’appalto di Express Partner, messa in liquidazione lo scorso anno, si sono recati nel magazzino 2.2 per riprendere il lavoro normalmente ma lo hanno trovato vuoto senza attrezzature né computer. E sono venuti a sapere che i camion dovevano scaricare le merci da smistare non più lì ma, sempre all’Interporto, nel magazzino 8.0 dove opera DWS che ha stessa composizione societaria di Express Partner. I lavoratori allora si sono recati là per protestare e organizzare uno sciopero". L’auspicio delle istituzioni è che nel prossimo incontro fissato per lunedì possano essere discusse proposte concrete che saranno valutate da tutte le parti.

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