Medici di base, serve un rimedio in tempi rapidi

La carenza di medici di base è un tema affrontato altre volte. Solo a Bologna, secondo i dati aggiornati a marzo, la carenza di medici di famiglia rivela questi numeri: sono 48 i posti vacanti su cui l’Ausl è al lavoro per cercare i titolari. Le situazioni più difficili sono in Appennino, seguite dalle pianure Ovest ed Est. Stando ai dati del dipartimento Cure primarie partendo da ottobre, su 62 zone carenti ne sono state assegnate 34 e 28 sono scoperte. Ne sono poi state proposte in tutto 48, di cui 28 sono l’eredità di ottobre, ma questo numero comprende anche i prossimi pensionamenti (circa 25), fino a giugno 2024. La Regione intanto, ha prorogato l’accordo con i medici di base. Durante i primi due anni potranno avere 1.500 pazienti e al terzo anno il limite potrà salire a 1.800 assistiti con incentivi economici. Ma la soluzione non sta nell’innalzamento del numero di pazienti quanto nel mettere in campo più camici bianchi. L’Emilia Romagna sta formando 300 medici che dovranno entrare in servizio nel 2025. Il capogruppo di Rete civica in Regione, Marco Mastacchi, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede per il biennio 20232024 una graduatoria riservata ai medici chirurghi abilitati all’esercizio entro il 31 dicembre 1994, poiché "hanno acquisito non solo il diritto ad esercitare l’attività in qualità di medico di medicina generale, ma fino a dicembre 2024 hanno diritto di priorità".

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