NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Minori stranieri non accompagnati, il Siulp: “Parcheggiati la notte negli uffici di polizia”

Il segretario Pasquale Palma: “Questi non sono compiti che spettano alla polizia, serve una struttura di accoglienza adeguata”

Il sindacato di polizia denuncia la carenza del sistema di accoglienza soprattutto durante la notte

Il sindacato di polizia denuncia la carenza del sistema di accoglienza soprattutto durante la notte

Bologna, 8 agosto 2025 – Minori stranieri non accompagnati “parcheggiati”  negli uffici della polizia. Anche il Siulp entra nel merito della situazione, esprimendo "forte preoccupazione – dice il segretario Pasquale Palma - per l’ennesimo caso che dimostra il fallimento del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nel bolognese”. 

Una situazione che il segretario Siulp definisce "inaccettabile: in assenza di un piano nazionale e di un sistema efficace di gestione dell’accoglienza, la responsabilità ricade interamente sulla Polizia di Stato. Operiamo già in condizioni di grave carenza di personale e senza risorse adeguate, eppure ci vengono affidati compiti assistenziali che non rientrano nelle nostre competenze. È inconcepibile che dei minori siano costretti a trascorrere le notti negli uffici di Polizia per mancanza di alternative. Denunciamo questa situazione da anni, ma oggi ha raggiunto un livello di gravità non più sostenibile".

E questo perché, prosegue il Siulp, "La rete dei servizi sociali locali appare assente o del tutto impreparata a fronteggiare questa emergenza che non può più essere ignorata. Mancano strutture di transito dignitose dedicate ai minori in attesa di ricollocamento, non esistono stanze attrezzate né presìdi sociali operativi 24 ore su 24. Questa situazione, purtroppo, non è nuova. Il Siulp denuncia pubblicamente da tempo l’aggravarsi progressivo del problema ed ha più volte richiesto interventi urgenti e strutturali. Tuttavia, il silenzio e l’inerzia delle istituzioni continuano ad alimentare un quadro sempre più critico: minori vulnerabili lasciati soli e forze dell’ordine costrette a supplire alle mancanze del sistema con la propria disponibilità personale. Questa non è accoglienza. E’ abbandono istituzionale”. 

Il sindacato chiede quindi "l’attivazione immediata di un piano nazionale che preveda, innanzitutto, l’istituzione di centri di prima accoglienza attrezzati e in grado di operare con continuità. A ciò deve necessariamente accompagnarsi l’assegnazione di risorse adeguate sia umane che economiche. È altrettanto fondamentale garantire un coordinamento costante e responsabile tra le istituzioni coinvolte, superando logiche frammentarie e lo scarico di responsabilità. Infine, è imprescindibile il pieno rispetto dei ruoli e delle competenze di tutti gli operatori, a partire da quelli della Polizia di Stato, che non può più essere lasciata sola a fronteggiare emergenze complesse, senza strumenti nè supporto”.