Bologna, in Montagnola lo spaccio continua, anche con i Daspo / VIDEO

I provvedimenti di allontanamento non scoraggiano i pusher, che ora si spingono fino in via Irnerio

Durante i controlli, lo spaccio si ferma. Poi tutto ricomincia come nulla fosse (Schicchi)

Durante i controlli, lo spaccio si ferma. Poi tutto ricomincia come nulla fosse (Schicchi)

Bologna, 10 marzo 2018 - «O’ frà, tutto a posto». In Montagnola una frase del genere è diventata un mantra. Ripetuta in maniera insistente e continua da tutti i pusher che si incontrano all’interno del parco, appena varcata la soglia dei cancelli di via Irnerio o in cima alla scalinata del Pincio. Il Daspo deciso dal prefetto Matteo Piantedosi tre mesi fa, e messo in pratica da polizia e carabinieri che ogni giorno pattugliano il parco, denunciano e arrestano spacciatori e consumatori, dopo aver ottenuto buoni risultati all’inizio sembra ora aver esaurito o quanto meno rallentato i suoi effetti positivi contro lo spaccio in Montagnola. Anzi, una conseguenza si è notata: i pusher, come raccontato anche dai commercianti che il venerdì e il sabato lavorano in piazzola, si sono spostati in parte sotto il portico di via Irnerio, così da evitare il Daspo, cioè il provvedimento di allontanamento per chi, già autore di reati ma trovato senza droga addosso, viene fermato nel parco (VIDEO).

Ma partiamo con il nostro test. Appena mettiamo piede in Montagnola, nonostante ci sia il mercato del fine settimana, veniamo accolti da un ragazzo che ci viene incontro, ci saluta con la solita frase di benvenuto e poi ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa, inteso come hashish o marijuana. Decliniamo l’invito e passiamo oltre, tra gli sguardi attenti dei pusher che fanno da palo per i compari e altri che provano a richiamare la nostra attenzione semplicemente con uno sguardo.

Dall’ingresso di via Irnerio fino alla scalinata del Pincio, dove staziona un gruppo di cinque stranieri, è un continuo di richiami, occhiolini e tentativi di abbordare il possibile cliente che passeggia. Alla fine, dopo l’ennesimo tentativo di agganciarci, decidiamo di fermarci.

Nonostante gli spacciatori, dopo il Daspo, rischino di più a essere sorpresi con la droga addosso, l’offerta non è cambiata rispetto ai mesi scorsi. Hashish e marijuana continuano a essere lo stupefacente più offerto e anche più economico, non manca però la cocaina, con il prezzo al grammo che non scende sotto gli 80 euro. Dopo aver scambiato due chiacchiere e fatto capire al pusher che non avevamo intenzione di acquistare, la trattativa si blocca e andiamo via. Che ci sia un po’ più di tensione, però, lo si nota quando fa il suo ingresso una camionetta dei carabinieri per pattugliare la Montagnola. Alcuni spacciatori, seduti su una panchina all’ingresso del parco dal lato di via Irnerio, che fino a pochi minuti prima avevano tentato di venderci di tutto, si allontanano.

In due si avviano verso il centro della Montagnola fischiando, probabilmente per avvisare i compari del pericolo. Poi, con fare tranquillo, si appoggiano a un muretto e osservano i militari dell’Arma che, arrivati all’altezza del Pincio, scendono dalla camionetta per controllare la zona.

Invece un altro pusher fa allontanare due ragazzi con cui stava parlando e poi si incammina a sua volta verso alcune panchine. La visita della camionetta, insomma, ha fatto saltare la trattativa per l’acquisto della droga. Dopo alcuni minuti, che per gli spacciatori devono essere stati interminabili, tutti tornano però in postazione una volta scampato il pericolo, in attesa del prossimo cliente.

Il caso di Striscia la Notizia

 

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