
di Simone Arminio
Sul corpo del piccolo Diego, neanche due anni, spirato venerdì alle 19.30 all’ospedale Sant’Orsola, dopo essere arrivato nella tarda mattinata dal Bufalini di Cesena in condizioni disperate, domani verrà eseguita l’autopsia. Sulla vicenda clinica e le eventuali responsabilità umane da appurare, nel frattempo, la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti: l’ipotesi di reato su cui il sostituto procuratore Marco Forte indaga è quello di omicidio colposo.
L’autopsia sul piccolo Diego Georgiev era stata chiesta da Angel e Vanya, i genitori, entrambi di origine bulgara e residenti a Gambettola (Forlì-Cesena) la con un esposto presentato in Procura tramite lo Studio 3A-Valore Spa, a cui si sono affidati per avere giustizia. "Il sostituto procuratore ha accolto la richiesta della mamma e del papà di Diego, nostri assistiti – fa sapere lo Studio 3A – e ha disposto l’esame autoptico, già affidato al medico legale Guido Pelletti, rilevato che dalla lettura degli atti emergono fatti che necessitano di un approfondimento tecnico, per comprendere le ragioni del decesso del bimbo e le eventuali responsabilità penali che dovessero emergere".
Nella sala autoptica del Sant’Orsola il corpicino di Diego arriverà domani mattina, dopodiché il consulente della Procura avrà sessanta giorni per depositare i risultati sulle cause della morte. Subito dopo l’autopsia, il piccolo potrà tornare a Gambettola. Pur essendo di religione ortodossa, i coniugi Georgiev hanno espresso ieri al Carlino la volontà di celebrare il funerale di Diego nella chiesa cattolica della parrocchia di Gambettola.
Si è risvegliata nello sgomento, intanto, l’intera piccola comunità che conosceva e amava quel bambino così allegro. A far visita ai genitori, non appena si è diffusa la notizia della tragedia sono state infatti in primo luogo le tate dell’asilo Baby paradiso, che Diego era felicissimo di frequentare. Il bimbo, che era nato a Cesena (i genitori lavorano in due aziende della zona), lo scorso 15 giugno aveva manifestato una febbre destinata poi a peggiorare in poche ore. Febbre alta, tremori, vomito e placche, il bimbo è stato portato prima dalla sua pediatra e poi, al peggiorare delle sue condizioni, mercoledì ricoverato al Bufalini.
Migliorato dopo la prima notte, le sue condizioni erano poi velocemente degenerate, tant’è che era stato lo stesso primario di Pediatria a informare, tra giovedì e venerdì, della decisione di trasferire d’urgenza il piccolo (che intanto era stato trasportato in terapia intensiva) a Bologna. L’ambulanza, annunciata per le sette, parte attorno alle 11,30. Ma al Sant’Orsola, Diego arriva in condizioni ormai disperate e muore prima di entrare in sala operatoria dove sarebbe stato operato d’urgenza al cuore, riconosciuto come l’origine di problemi del piccolo. È nel lasso di tempo che va dal primo ricovero alla partenza per Bologna che si concentrano i dubbi dei genitori e su cui la Procura cercherà di fare luce, alla ricerca di eventuali "condotte negligenti, di imprudenza o imperizia sia nella diagnosi che nella terapia – sottolineano i legali della famiglia –, che possano aver determinato o concausato il decesso". L’Ausl Romagna, per parte sua, ieri ha espesso "profondo cordoglio alla famiglia" e confermato "massima disponibilità e piena collaborazione con l’autorità giudiziaria, nella consapevolezza di aver fatto tutto il possibile".