BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Musica e parole entrano nel carcere della Dozza

A giugno torna la rassegna che avrà nel pubblico anche i detenuti. Apre le danze Bergonzoni, poi Indaco Trio, Marchioro e Oblivion.

Musica e parole entrano nel carcere della Dozza

Musica e parole entrano nel carcere della Dozza

"Lo spazio è all’aperto, ma circondato da mura. Il palco è minimale, essenziale, senza luci né quinte, c’è solo un impianto audio". Nelle parole di Rosa Alba Casella, direttrice della Casa Circondariale di Bologna ’Rocco D’Amato’, c’è tutto il racconto fondamentale del tipo di teatro che dal 10 al 13 giugno entrerà in via del Gomito 2, grazie a Estate alla Dozza!, la rassegna che per il secondo anno arriva in questa location molto particolare, tra i detenuti e il pubblico libero, con la curatela del Teatro del Pratello e del Teatro dell’Argine e la collaborazione di Fondazione Bologna in Musica-Bologna Jazz Festival. Come suggerisce Elena Di Gioia, delegata alla cultura della nostra città, "questa è la forza delle istituzioni di uscire fuori, andare verso, creare un ponte tra dentro e fuori". Ed è in sé una manifestazione talmente potente, da coinvolgere un autore e attore come Alessandro Bergonzoni e portarlo – ma per lui è la regola- a creare un neologismo per La pena che non sia mai cancerogena, come recita il titolo del monologo che sta scrivendo proprio in questi giorni e che aprirà il 10 giugno le serate che hanno inizio alle 18,30. Poi l’11 giugno ci sarà la musica dedicata a Billie Holiday e Nina Simone, con D’Amore e d’Orgoglio dell’Indaco Trio, Silvia Donati alla voce, Camilla Missio al contrabbasso e Francesco Bertazzo Hart alla chitarra e il 12 Fame mia-Quasi una biografia, spettacolo comico e poetico di e con Annagaia Marchioro, che si ispira liberamente a Biografia della Fame di Amélie Nothomb. Infine giovedì 13 giugno Oblivion Collection, di e con gli Oblivion, cinque voci e una chitarra, il trionfo della parodia, i pezzi più divertenti della produzione, a metà tra concerto e una chiacchierata. Una rassegna per un pubblico ristretto, 80 detenuti e 50 cittadini che devono fare richiesta di partecipazione entro lunedì 27 maggio compilando un modulo completo di allegati al link, disponibile alla pagina ‘agenda/eventi’ sul sito teatropratello.it (info: 33311739550). E per dare un’idea delle sensazioni che si provano davanti a uno spettacolo in un luogo così fuori dagli schemi, parla ancora la direttrice Casella: "Il brusio prima dello spettacolo – racconta – è stato come quello di tutte le piazze di Bologna Estate, quando inizia una cosa, poi però ecco un silenzio che è stato l’indice del successo dell’iniziativa. Alla fine sempre un grazie da parte dei detenuti, per aver vissuto un tempo altro".

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