CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Omicidio alla Barca, l’interrogatorio. I due arrestati in silenzio dal gip

Krimi e Sarcinelli, collegati in video da Modena, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’avvocato dell’italiano: "Presenteremo una dichiarazione per iscritto, lui respinge le accuse".

Restano in silenzio con il gip i due indagati per la morte di Eddine Bader Essefi, il 19enne pestato e trovato agonizzante sul marciapiede di via Colombi la sera del 25 aprile e morto poco dopo in ospedale. Durante l’interrogatorio di garanzia con il gip Domenico Truppa, collegati da remoto dal carcere di Modena, dove sono reclusi da venerdì scorso, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Badreddine Krimi, 31enne di origine tunisina, e suo cognato Charlie Sarcinelli, 29enne, arrestati il 16 maggio per la morte del 19enne, anche lui tunisino. Entrambi rispondono di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. "Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere – spiega l’avvocato Roberto D’Errico, che difende Sarcinelli –, presenteremo a breve una dichiarazione spontanea per iscritto, che abbiamo già anticipato al giudice, dove respinge l’addebito". Il legale sta anche valutando se presentare istanza per chiedere di alleviare la misura cautelare, così anche l’avvocato Luciano Bertoluzza, che difende Krimi. Secondo i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal pm Andrea De Feis, i due avrebbero aggredito il 19enne con calci, pugni, ginocchiate al volto e forse con un oggetto contundente, la sera del 25 aprile: fatali per il giovane, in base ai primi risultati dell’autopsia, sarebbero state le conseguenze di una emorragia interna a seguito di un trauma fra testa e collo. La lite sarebbe iniziata dalla richiesta della vittima di lasciare in pace altri ragazzi ai quali Krimi, secondo quanto riassume il gip nell’ordinanza di custodia cautelare, aveva "provocatoriamente" offerto del denaro.

La fidanzatina di Bader, che era con lui quella sera quando la lite con i due indagati è scoppiata, ha riferito che, dopo un ’contatto’, una spallata tra Bader e uno degli indagati, sono volati pugni e spintoni davanti a un locale sotto il porticato del Treno, poi la lite si è spostata in mezzo alla strada, dove Sarcinelli sarebbe arrivato con il motorino, tagliando loro la strada, e avrebbe poi afferrato la testa di Bader sbattendosela sulle ginocchia. Il 19enne è riuscito a divincolarsi e a scappare in via Buozzi, poi, poco dopo, è stato trovato dalla fidanzatina in via Colombi, proprio dietro la chiesa, a terra, steso su un lato, intorno a lui del sangue: accanto alla vittima, seduto a gambe incrociate, c’era Krimi, che gli tirava dell’acqua e gli ripeteva: "Alzati". Alla fidanzatina, Krimi avrebbe chiesto di non dire nulla: "Per favore, ho una famiglia".

Bader era arrivato in Italia quattro anni fa come minore non accompagnato e viveva in una comunità. Lavorava come aiuto cuoco al Manicarettibo di via Saragozza ed era molto stimato da colleghi e amici.