Bologna: omicidio delle penne al veleno, Alessandro Leon Asoli confessa in aula. “Sono stato io”

La dichiarazione in Appello. Il 21enne uccise il patrigno cucinando un piatto di penne al salmone avvelenate: “Spero mia mamma possa perdonarmi". L’avvocato della madre: “Non merita sconto di pena”

Alessandro Leon Asoli, 21 anni

Alessandro Leon Asoli, 21 anni

Bologna, 27 marzo 2023 – “Oggi voglio dire la verità. Sono stato io ad aver fatto quello di cui mi accusano. Mi dispiace parlare solo ora, non l’ho fatto prima perché avevo paura. Voglio assumermi le mie responsabilità e chiedere scusa alle persone a cui ho fatto del male. Spero che mia madre possa perdonarmi e di poter avere una seconda possibilità”.

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Questa la dichiarazione spontanea con cui Alessandro Leon Asoli, 21 anni, presente stamattina di fronte ai giudici della Corte d’Assise d’Appello, ha confessato l’omicidio del patrigno Loreno Grimaldi, 56 anni, e il tentato omicidio della madre, Monica Marchioni.

Nella loro casa di Ceretolo di Casalecchio, il 15 aprile 2021, i due furono avvelenati con un piatto di pennette al salmone servito per cena e "condito" con una dose letale di nitrito di sodio.

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La sentenza di primo grado a trent’anni di reclusione era stata impugnata sia dall’imputato, che fino a oggi si era sempre professato innocente, sia dalla pm Rossella Poggioli, che ne aveva chiesto l’ergastolo. Asoli ha poi lasciato l’aula tra le lacrime prima di tornare nel carcere della Dozza.

L’avvocato della madre: “Non merita sconto di pena”

“Non ci aspettavamo questa confessione - il commento a caldo dell’avvocato di parte civile Marco Rossi, in rappresentanza della madre dell’imputato Monica Marchioni e dell’anziana madre di Grimaldi, Bruna Ventura - perché l'imputato è sempre stato risoluto nel raccontare la sua versione dei fatti durante il processo di primo grado, drammaticamente diversa perché ha sempre accusato la madre. Secondo me questa confessione da un punto di vista processuale è assolutamente tardiva e ininfluente, non merita una scontistica di pena".

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