Il suo lavoro? Ordinare gli armadi

La bolognese Maria Grazia Golfieri si è inventata una professione: "Vengo a casa vostra, ci penso io"

Maria Grazia Golfieri

Maria Grazia Golfieri

Bologna, 23 settembre 2018 - La prima regola è quella dell’anno: se per più di 12 mesi non si indossano certi capi, questi vanno eliminati dal guardaroba, perché assottigliano lo spazio disponibile. Quante volte vi sarà capitato di riflettere su questo concetto.... senza mai portarlo a buon fine? Si può definire un leit motiv esistenziale, più della promessa di stare attenti all’alimentazione o imporsi di andare in palestra almeno una volta alla settimana. Nella vita, lo sappiamo, ci vorrebbe un coach, per far tutto con motivazione. Ma ecco che la persona speciale che stavate cercando esiste: si chiama Maria Grazia Golfieri, è una signora bolognese da generazioni e, dopo una prima vita passata a far conti e supervisionare fatture, ha deciso di chiudere la pratica dei numeri e aprire gli armadi che hanno bisogno di essere resettati, per garantire una vita più felice.

La nostra Professional Organizer, -che ha studiato all’Accademia del Lusso- anche quando stava alla scrivania, calcolatrice alla mano, sognava la moda, scandiva le stagioni assaporando il piacere di tessuti e tinte e viaggiava tanto, riportando a casa emozioni, suggestioni e saperi, che oggi le servono moltissimo nel suo lavoro di guru del riordino.

Maria Grazia, se la regola numero uno riguarda il tempo in cui gli abiti son stati lì senza essere indossati, la seconda qual è?

«E’ più un consiglio e riguarda la possibilità di riciclare e rinnovare ciò che non serve più, ad esempio ricavando degli stracci dai capi più sciupati, oppure resettando un abito o una camicia o dei calzoni, attualizzandoli con l’aiuto della sartoria. Un’ltra idea è organizzare uno swap party coi capi migliori che ci hanno stancato e se proprio non si riesce in tutto questo allora consiglio di mettere in un sacchetto e mettere via, in un angolo della casa o in cantina».

Lei entra nelle case delle persone e ribalta i loro armadi, ma come si prepara a questo compito impegnativo?

«Prima di incontrare la persona che mi ha chiesto una consulenza spedisco per email un questionario per capire chi ho davanti».

A quante domande deve rispondere l’interessata o l’interessato?

«A cinquanta domande sui colori amati oppure odiati ad esempio, oppure come organizza il tempo libero, gli hobby quali sono. Ah, e poi chiedo una foto per studiare la persona, la sua fisicità per capire cosa le può stare bene».

Poi come interviene?

«Arriva il giorno dell’appuntamento e chiedo di preparare sacchi o scatoloni nei quali riporre gli indumenti e gli accessori eliminati per vari motivi, quelli da sistemare e quelli da portare in lavanderia. Solitamente una cosa che mi colpisce negli armadi è che le gricce non sono mai tutte nello stesso verso...».

Dopodiché...

«Si divide l’armadio in stagioni se si ha talmente tanta roba da sistemare e l’ampiezza dell’armadio non basta, se invece si ha spazio vado per tonalità da seguire all’interno di ogni gruppo stagionale. Tutti gli abiti appesi devono essere distanziati almeno a un centimetro l’uno dall’altro, i pantaloni sempre appesi dritti dalla parte dell’orlo e mai piegati, tutta la parte sopra del corpo in un settore, gonne e pantaloni in un altro, un discorso a parte riguarda gli outfit che molte persone mi chiedono di creare già nell’armadio ed è importante che un capo riesca ad essere abbinato in almeno tre combinazioni diverse»

La gradazione di colori che suggerisce?

«Nero, grigio, bianco, beige, marrone, rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola».

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