Ragazzino paralizzato in Costa Rica, è stato punto da un trigone

Genovese, ha 12 anni ed è ricoverato nella capitale. Mobilitata la chirurgia spinale del Maggiore per accoglierlo

Il ragazzino è ricoverato in un ospedale del Costa Rica

Il ragazzino è ricoverato in un ospedale del Costa Rica

Bologna, 12 novembre 2019 – In un letto dell'ospedale del Costa Rica, paralizzato da tronco in giù, a soltanto 12 anni. E' disperato il grido di aiuto lanciato dal ragazzino e dalla sua famiglia, tutti genovesi. A causare la grave paralisi è stata la puntura di un trigone - una sprta di pesce mantra - che ha conficcato il suo aculeo velenoso nel collo del ragazzino mentre stava facendo il bagno a Playa Mina. La famiglia - padre, madre e due figli - erano in vacanza in Costa Rica: il piccolo è ricoverato in ospedale dal 20 ottobre scorso.

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La dinamica dell'incidente è ancora poco chiara: il piccolo italiano ha urtato o è stato urtato dal trigone di grosse dimensioni. Negli esemplari più grandi - non certo come quelli che si avvistano nell'Adriatico -, l'aculeo che ha sulla coda può arrivare fino a 35-40 centimetri di lunghezza. Alla radice dell'aculeo si trovano due ghiandole velenifere che secernono un veleno composto da serotonina e enzimi altamente tossici che provocano contrazioni e paralisi muscolari.

Lo sfortunato genovese è ricoverato nell'ospedale pediatrico della capitale San José. I famigliari hanno preso contatto con l'Unità dipartimentale di Chirurgia vertebrale dell'ospedale Maggiore di Bologna, specializzata in questo tipo di traumi e dove si trova uno dei migliori Centri antiveleno del Paese. Il Maggiore si è detto pronto ad accogliere il ragazzino per effettuare anche un lunghissimo ciclo di fisioterapia.

Per poter permettere al ragazzino, che può viaggiare solo in posizione orizzontale, di tornare in Italia l'ambasciata italiana in Costa Rica ha messo in moto la macchina dei soccorsi, richiedendo un volo umanitario. Anche il governatore ligure Giovanni Toti in serata ha scritto al premier Conte e al ministro degli Esteri di Maio segnalando "l'urgenza e la delicatezza della situazione, affinché venga autorizzato il trasporto del bambino con volo di Stato"

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