Parcheggio Staveco Bologna, spunta l'ipotesi multipiano

Il ‘piano B’ del Comune, se il summit del 15 col Demanio dovesse andar male: una struttura sopraelevata

L'ingresso del parcheggio Staveco su viale Panzacchi (foto Schicchi)

L'ingresso del parcheggio Staveco su viale Panzacchi (foto Schicchi)

Bologna, 12 ottobre 2019 - E spuntò un ‘piano B’ per il nuovo parcheggio nell’area Staveco. Se martedì dal vertice tra Comune e Agenzia del Demanio, anticipato da il Resto del Carlino, dovesse uscire una fumata nera, allora Palazzo d’Accursio potrebbe puntare su un progetto diverso per l’allargamento del parcheggio nella ex area militare su viale Panzacchi. L’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, proverà fino in fondo a convincere il Demanio a stralciare la clausola della discordia, che obbligherebbe il Comune a ricostruire gli edifici abbattuti («quando già oggi ci sono rimaste solo fondamenta ed erbacce»).

Ma se il 15 il vincolo rimarrà, ecco il progetto alternativo a cui si sta lavorando negli uffici comunali. Nella sostanza si interverrebbe su una superficie più ridotta e con una struttura sopraelevata anziché a raso come nel progetto che oggi è anche in mano alla Soprintendenza. Questa struttura multipiano sarebbe però «più complessa dal punto di vista realizzativo, costerebbe di più e il potenziamento non sarebbe lo stesso», spiega la stessa Priolo.

Rispetto infatti ai 420 posti complessivi previsti dal progetto attuale se ne ipotizzano «almeno 100 in meno». E potrebbe far crescere il fabbisogno finanziario, bloccato nel bilancio da tre anni alla cifra di 1 milione e mezzo di euro. Inoltre, questa soluzione lascerebbe aperto il tema del degrado nell’area dovuto alle macerie degli edifici preesistenti e la struttura alla fine «sarebbe da smantellare» quando si farà finalmente la Cittadella della giustizia.

«Non avrebbe proprio senso – allarga le braccia in Comune la Priolo –, io l’exit strategy ce l’ho, ma rifare il progetto per la quarta volta non è quello che auspico». Per il resto l’assessore ribadisce che la clausola di salvaguardia richiesta dal Demanio con una lettera a giugno «è inaccettabile, credo abbia anche profili di illegittimità dal punto di vista economico e non può essere chiesta al Comune, casomai al ministero della Giustizia».

È stata la capogruppo della Lega Francesca Scarano a interpellare il Comune sul progetto e le eventuali alternative. «Sono quattro anni che parliamo del parcheggio – dichiara la Scarano –, a questo punto o si fa, o si danno delle alternative». Il Demanio, dice Michele Campaniello del Pd, «faccia la sua parte, c’è una esigenza precisa della città per quanto riguarda gli uffici giudiziari».

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