PAOLO ROSATO
Cronaca

Passante e ritardi, lo scontro. Orioli non si fida di Bignami: "Fa il gioco delle tre carte"

L’assessora al viceministro: "Avranno pure snellito l’iter, ma nella sostanza non è cambiato nulla". Lo spauracchio delle interferenze con il tram. "Se non danno l’ok al progetto, tutto è bloccato". .

Passante e ritardi, lo scontro. Orioli non si fida di Bignami: "Fa il gioco delle tre carte"

Passante e ritardi, lo scontro. Orioli non si fida di Bignami: "Fa il gioco delle tre carte"

Valentina Orioli, assessora alla Nuova Mobilità, il viceministro Galeazzo Bignami ha risposto ai timori del sindaco Lepore suggerendogli di ‘studiare, perché il ministero ha snellito l’iter di approvazione del Passante’. Cosa ne pensa?

"Il viceministro ai Trasporti fa il classico gioco delle tre carte".

In che senso? Lei crede che ci sia un qualche dolo nel comportamento del ministero?

"Non lo so, non voglio dire questo. Ognuno fa il suo lavoro. Di certo nell’ultimo anno e mezzo ci sono stati dei rallentamenti. Detto questo, ognuno deve stare sul suo pezzo e cercare di portarlo avanti: la norma sarà anche stata modificata, ma nella sostanza non è cambiato nulla. Sul Passante siamo fermi".

Nemmeno lo stralcio dell’ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici è servito per un’accelerazione?

"Fino ad agosto si doveva passare da lì. Per aspettare quella pronuncia del Consiglio, siamo stati fermi un anno. Ora invece le carte devono essere validate da un soggetto esterno. Sappiamo che Autostrade ha gia individuato questo ente, che si sta attivando. Bignami faccia chiarezza e ci dica quando approveranno il progetto del Passante".

Intanto lunedì sera partono i primi lavori del ‘Lotto Zero’ del Passante in tangenziale.

"Segno che noi e Aspi andiamo avanti senza problemi. Fino a quando non ci sarà la dichiarazione di pubblica utilità da parte del ministero, che avvierà gli espropri, noi possiamo operare solo sulla parte pubblica dei terreni, non su quella privata. Noi stiamo facendo il nostro per agevolare il lavoro di Aspi"

Ma il vostro cronoprogramma sta già cambiando?

"Non è soltanto il nostro cronoprogramma, è anche quello dello Stato e della Regione. Ci dicano quando pensano di dare definitivamente l’ok. Nel 2024 vogliamo risolvere le interferenze sui terreni privati, ma senza quell’ok non possiamo farlo. L’intento è partire con i cantieri veri dell’allargamento tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025".

C’è un concreto rischio di stallo dell’opera?

"Sentiamo Aspi di continuo, come sentiamo continuamente la ditta che si occupa dei lavori del tram. C’è una grande complessità legata anche all’intreccio con gli altri cantieri. Ecco perché chiediamo chiarezza".

A proposito di interferenze, su quelle tra tram e Passante c’è il grande tema dell’uscita 9 della tangenziale. Farete prima i lavori del Passante?

"I tecnici sono al lavoro da tempo e hanno già predisposto ipotesi diverse. Non c’è solo il tram in città, di cantieri ne sono previsti diversi, succedono cose all’improvviso come i lavori in piazzetta della Pioggia e la Garisenda e vanno armonizzati".

Quindi aspettate ancora l’ok del ministero anche per dirimere la questione della 9?

"Ci sono stati vari incontri con il benestare del ministero. Quando avremo il cronoprogramma definitivo, capiremo come intervenire sull’uscita 9".

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