Passante Bologna news, Regione e Comune pronti al ricorso alla Corte Costituzionale

Chiesto un incontro urgente al premier Conte per chiarire la procedura legata al nuovo progetto. Intanto il ministro Toninelli risponde alla accuse in radio e in tv

Sul Passante di Bologna pesa lo scontro istituzionale tra Ministero e Regione-Comune

Sul Passante di Bologna pesa lo scontro istituzionale tra Ministero e Regione-Comune

Bologna, 11 dicembre 2018 - In viale Aldo Moro lo chiamano il "blocco delle infrastrutture vitali per il Paese". Di certo piacere non fa al governatore Stefano Bonaccini e all’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini, avere ancora pendenti opere come la Campogalliano–Sassuolo (messa meglio) e il Passante di Bologna. E proprio quest’ultimo, evaporato con uno schiocco delle dita dopo l’insediamento del governo giallo-verde, oggi viene ridiscusso.

O meglio, ricordato a grandi linee, visto che l’attualità è ‘l’altro’ Passante annunciato dal ministero dei Trasporti, che nemmeno allarga letteralmente la tangenziale, ma che invece affiancherebbe alla sede attuale due nuove strade nei tratti più trafficati.

Se ne è parlato all'incontro tra tutte le forze economiche della Regione, associazioni comprese, sostanzialmente quelle che hanno sottoscritto il ‘Patto per il lavoro’, con Bonaccini che ha raccolto l’appello dei sindacati proprio per condividere una risposta al 'blocco delle infrastrutture' invocato anche da Cgil Cisl e Uil.

Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna chiedono un incontro urgente al premier Giuseppe Conte sul Passante, un passo concordato con le forze economiche riunite oggi in viale Aldo Moro. Ma soprattutto, dopo l'accesso agli atti nei confronti del ministero delle Infrastrutture per visionare il progetto alternativo voluto da Danilo Toninelli, si sta valutando il ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione.

Nella sostanza gli enti locali intendono sottoporre al giudizio della Consulta la decisione del ministro di procedere con il mini-Passante dopo l'ok al progetto attualmente in attesa della conferenza dei servizi per l'avvio dei lavori, quello appunto del Passante di mezzo.

"Invieremo una richiesta di incontro direttamente al presidente del Consiglio", informa intanto Bonaccini al termine del summit con le forze economiche convocato questa mattina in viale Aldo Moro e durato circa un'ora. "Trovo davvero clamoroso che noi non si sia venuti in possesso nemmeno di una bozza di un progetto alternativo che non si capisce quale sia e in nome di chi sia stato redatto rispetto a tutto quello che avevamo discusso. Le vie legali? Come Regione non escludiamo il ricorso alla Corte rispetto a competenze che starebbero in capo anche alle Regioni e non solo al Governo".

Conferma il sindaco di Bologna Virginio Merola: "Ci sono tutte le condizioni per fare ricorso anche alla Corte costituzionale". Il ricorso chiederebbe alla Corte di valutare in particolare "se si stanno seguendo le procedure dettate dalle regole". Nel mirino quella che il sindaco metropolitano definisce la "procedura davvero assurda" adottata (e rivendicata anche stamane) dal ministro Toninelli: dialogo con Autostrade sul mini-Passante e poi confronto con gli enti locali. "C'è una conferenza dei servizi unilateralmente sospesa - ricorda Merola - che è il luogo dove tutti in modo trasparente possono confrontare le diverse opzioni, senza la riapertura di procedure di valutazione di impatto ambientale che ci farebbero perdere ulteriore tempo".

Al premier Conte gli enti locali e le forze economiche contano di sottoporre un dossier sull'impatto che la mancata realizzazione del Passante e delle altre opere a rischio in Emilia-Romagna (Campogalliano-Sassuolo e Cispadana) avrebbero in termini economici e occupazionali.

Stamattina il ministro Toninelli, parlando a Radio 24, aveva sostenuto la linea adottata per superare l'ipotesi Passante di mezzo: "Mi stupiscono le reazioni del presidente della Regione (Bonaccini, ndr) e del sindaco (Merola, ndr) verso il Governo - ha detto, perché "stiamo analizzando o meglio abbiamo proposto ad Autostrade di valutare un progetto e lo abbiamo fatto sulla base di studi che ci dicono che questo progetto andrà a smaltire una parte dello stesso traffico che un progetto molto più impattante, molto più costoso e molto più dannoso dal punto di vista ambientale avrebbe fatto". A questo punto, chiude Toninelli, "aspettiamo la risposta di Autostrade e dopo, ovviamente, lo condivideremo con tutte le autorità locali".

E lo scontro istituzionale è poi sbarcato anche in tv: Toninelli, a "l'Aria che tira" su La7, ha risposto nuovamente agli attacchi che da giorni piovono da Bologna e dall'Emilia-Romagna per il progetto alternativo sul Passante spedito dal ministero a Società autostrade senza prima sentire gli enti locali.

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