FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Picchiato dal branco, la mamma: “Terrorizzati, la scuola non ci assiste”

La storia del quattordicenne che ha riportato una costola rotta dopo essere stato accerchiato da coetanei fuori dall’istituto

Il ragazzino è stato medicato al Sant’Orsola: oltre alla costola rotta, ha alcuni tagli che non sa con che oggetto gli siano stati inferti

Il ragazzino è stato medicato al Sant’Orsola: oltre alla costola rotta, ha alcuni tagli che non sa con che oggetto gli siano stati inferti

Bologna, 8 dicembre 2024 – “Abbiamo paura. Non possiamo accompagnare nostro figlio a scuola in eterno, dobbiamo lavorare: ma chi lo protegge?”. La mamma del 14enne aggredito da un branco di 15 bulli fuori da scuola mercoledì scorso, che nel pestaggio ha riportato la frattura di una costola, non si dà pace.

Dopo la seconda denuncia presentata ieri l’altro per le minacce ricevute da suo marito da uno dei presunti aggressori del figlio, ora si pone il problema di come tutelare il ragazzino.

C’è di più: il quattordicenne sarebbe stato coinvolto in una baruffa con un coetaneo anche qualche settimana fa, ma la famiglia non ne aveva saputo nulla: “Lo abbiamo scoperto solo ora, quando la scuola è stata informata del fatto che avevamo sporto denuncia per l’aggressione subìta – racconta la madre –. Possiamo temere che capitino queste cose a ricreazione? Per il momento, non abbiamo avuto solidarietà dall’istituto, che anzi si è lamentato del clamore mediatico scaturito dall’aggressione a mio figlio. Ci sentiamo soli e l’unica cosa che possiamo fare è sperare che non ricapiti”.

Amara coincidenza, anche il fratello maggiore dello studente, oggi diciassettenne, l’anno scorso era stato aggredito da alcuni coetanei fuori da scuola, in un altro istituto superiore diverso da quello degli attuali fatti. Una vicenda, questa, su cui indaga la Squadra mobile nel massimo riserbo, trattandosi di vicende tra minorenni.

Non è neppure un caso isolato: a marzo 2023 un diciottenne fu accoltellato fuori da scuola da un compagno di scuola minorenne, con cui aveva litigato in classe per futili motivi, ossia il banco in cui entrambi volevano sedere.

La vittima fu raggiunta da tre coltellate a testa, petto e polso, per fortuna senza conseguenze troppo gravi. Per quella storia, il giovane accoltellatore è stato condannato a due anni di messa alla prova.