Era seduto in autobus, diretto verso casa, a Campogalliano. I compagni erano appena saliti e il mezzo da lì a poco avrebbe lasciato la stazione delle autocorriere. Eppure ancora una volta, sotto lo sguardo di decine di persone, ragazzini per lo più, un minorenne è stato massacrato di botte dal branco di noti giovanissimi che da tempo seminano il terrore all’autostazione e non solo. Nei giorni scorsi e su queste pagine alcune mamme hanno chiesto più sicurezza per i propri figli, studenti 13enni e 15enni vittime di rapine in centro storico da parte di un noto branco di ragazzini, molti dei quali di origine straniera. Più volte in quell’area e in questi giorni l’attenzione è stata alta sempre a seguito di rapine ai danni degli studenti da parte di coetanei, risse violente e pure momenti di panico scaturiti dall’atto vile di alcuni che hanno spruzzato nella saletta degli autisti in biglietteria spray al peperoncino.
Il prefetto ha annunciato maggiori controlli nell’area e presidi fissi ma, nel frattempo, l’escalation di violenza preoccupa.
L’ennesimo episodio si è verificato infatti in pieno giorno: giovedì, intorno alle 14. Uno studente è stato aggredito da un trio di ragazzini nell’indifferenza di tutti e in un luogo in teoria sicuro: un mezzo pubblico. A raccontare l’accaduto (del caso si occupa la Polizia locale) è la mamma di un’altra studentessa minorenne che sedeva proprio accanto alla vittima, un 14enne che frequenta la prima superiore.
"La linea è la 550, quella diretta a Campogalliano. I ragazzi erano appena saliti in autobus, al termine delle lezioni – spiega la donna –. Il ragazzino era già seduto, pronto per tornare a casa quando, all’improvviso, sul mezzo e con grande prepotenza sono entrati anche questi tre ragazzi. Due si sono mostrati da subito molto aggressivi – rimarca la donna che, certo, non nasconde preoccupazione – si sono avvicinati allo studente, che ha 14 anni e gli hanno chiesto il portafoglio. Dinanzi al suo rifiuto lo hanno pestato, preso a pugni. Aveva una ferita in fronte. Le ragazze, tra cui mia figlia si sono spaventate a morte. Sono scese e hanno chiamato il conducente ma, nel frattempo, gli aggressori si sono dileguati.
Sul posto è arrivata la Polizia locale – spiega – oltre ai sanitari che hanno portato il ragazzino ferito in ospedale. Quello che non capisco – commenta ancora – è che questi ragazzini aggressivi sono conosciuti: li vedono spesso lì, in autostazione. Chiedono soldi, entrano nei mezzi pubblici fermi, picchiano e rapinano gli studenti poi se ne vanno indisturbati. Siamo preoccupati anche perché gli episodi sono quotidiani, soprattutto nelle pensiline più lontane, quelle meno ‘osservate’. I nostri figli hanno paura: temono di essere presi di mira.
Come mai, se tutti sanno, questi ragazzi agiscono indisturbati? Pensavo che l’autostazione fosse sicura invece è il contrario. Accade tutto in pieno giorno e mi chiedo: che messaggio arriva ai nostri figli? E se uno di loro reagisse? Prima o poi ci scappa il morto".
La corsa è stata poi tenuta ferma e la polizia locale ha acquisito le immagini di bordo.
Seta ha quindi predisposto un mezzo sostitutivo per permettere agli studenti di tornare a casa. Ora le indagini sono in corso.