Un jazz club che ha completamente incentrato la sua attività sull’ascolto, sulla divulgazione, sulla formazione del pubblico. Dovrebbe essere la norma, in una città che l’Unesco ha riconosciuto come ‘Città creativa della musica’ e che, invece, rappresenta una fortunata eccezione. È il Camera Jazz & Music Club, in vicolo Alemagna, pieno centro storico, diretto dal sassofonista Piero Odorici, uno dei pochissimi spazi dove ancora è possibile assistere a dei concerti in una dimensione intima, privata quasi, come se si fosse parte di un rito collettivo che coinvolge tutti.
Odorici, venerdì inizia la nuova stagione del Camera Jazz. La formula del locale è sempre la stessa?
"Sì, per noi è una filosofia, una missione, offrire dell’ottimo jazz come se si fosse nel salone della propria casa, seduti di fronte all’artista, vicinissimi, senza la separazione di un palco alto. E, soprattutto, senza essere assillati dalla necessità di cenare. Da noi si continua a venire per godere della musica, di posti con tagliatelle e tortellini Bologna è già piena".
Non è facile…
"Per nulla, ma continuiamo a inseguire l’utopia di un ambiente informale, amichevole, dove il fare musica ha anche un risvolto didattico, di introduzione al jazz per i neofiti, che qui si trovano perfettamente a loro agio, come gli appassionati. Penso che lo scambio di saperi, l’apertura e la disponibilità alla scoperta siano essenziali se vogliamo che il jazz abbia un futuro".
A proposito di futuro, quest’anno avete introdotto una novità nella programmazione.
"Crediamo che esista in Italia una scena molto vivace, siamo pieni di nuovi talenti che non hanno posti dove esprimersi, dove dimostrare la propria bravura, confrontandosi con il pubblico. Noi abbiamo deciso di dare una opportunità a questa realtà con le serate mensili Young Talent, che presenteranno, appunto, giovani di grande valore artistico. Iniziamo il 26 ottobre con il sassofonista Gabriel Marciano e il suo quartetto che eseguirà il suo primo disco e proseguiamo il 23 novembre con il quintetto del sassofonista Lorenzo Bisogno e del trombettista Cosimo Boni, tra jazz contemporaneo e melodia".
Come si svilupperà la nuova stagione del Club?
"Inauguriamo questo venerdì con il trio del virtuoso del pianoforte Andrea Rea, che porterà a Bologna in anteprima il suo ultimo lavoro, El Viajero. Il giorno successivo, il 5 avremo la Emilia Romagna Jazz Orchestra, della quale faccio parte, con i nostri arrangiamenti originali di composizioni del repertorio di due grandi protagonisti della storia del jazz, Thelonious Monk e Horace Silver. La settimana successiva, l’11 e il 12 sarà nostro ospite il cantante americano Jamie Davis, la voce preferita da uno che di jazz se ne intende, Clint Eastwood, che ha cantato, per fare qualche nome, con Tony Bennett e George Benson. Il 18 e il 19 arriva un’altra voce straordinaria, quella di Dena DeRose, anche lei americana, e poi tanti altri nomi dal panorama internazionale e da quello italiano". Il programma completo è sul sito https://camerajazzclub.com/
Pierfrancesco Pacoda