L’allerta meteo passa da arancione a rossa, su Bologna e provincia, e le scuole chiudono per tutta la giornata di oggi. Non senza qualche malumore e non senza (tante) differenze tra scuole e scuole, e, soprattutto, tra Comuni e Comuni. Tanto che i sindacati confederali della scuola (Cgil, Cisl e Uil) criticano queste chiusure a macchia di leopardo, parlano di "occasione persa per una gestione più partecipata e proficua di un momento di emergenza e criticità", e chiedono "un provvedimento e un comportamento uniforme per tutti i comuni e gli ordini di scuola".
A fare il punto sul maltempo che ha investito l’Emilia-Romagna è stata ieri la presidente della Regione facente funzione, Irene Priolo. "Quello che stiamo cercando di mettere in atto sono i comportamenti migliori per la nostra popolazione: evitare tutti gli spostamenti in questo momento riteniamo che sia la cosa migliore: chi può prediliga lo smart working. Ho, poi, consigliato la chiusura degli istituti scolastici proprio proprio per evitare al massimo gli spostamenti".
In merito a quest’ultimo punto, però, ogni territorio ha preso decisioni a sé in base anche alle criticità riscontrate nella giornata di ieri a seguito delle piogge. In primis il sindaco metropolitano Matteo Lepore ha previsto un’ordinanza, per Bologna città, di chiusura delle scuole medie e superiori, ma non di asili, materne ed elementari. Questo ha suscitato non poco malcontento tra genitori, direttori scolastici ed insegnanti sia per la comunicazione arrivata all’improvviso, sia per il fatto che oggi in città il meteo dovrebbe essere più clemente sia per le differenziazioni nelle chiusure dei plessi, a volte difficili da conciliare e gestire. Caos anche per quel che riguarda gli istituti scolastici in provincia: c’è chi chiude tutto, chi qualcosa, chi nulla. I sindaci dell’Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) terranno tutte le scuole del territorio aperte. Stessa scelta è stata fatta dall’Unione Terre di Pianura che comprende i territori di Baricella, Granarolo, Minerbio e Malalbergo che, a seguito della riunione dei sindaci con la Prefettura, ha deciso di tenere aperte le scuole. Tutte le scuole, di ogni ordine e grado, saranno chiuse invece a San Lazzaro, Pianoro, Ozzano, Monterenzio, Monghidoro, Loiano, Castenaso, Budrio e Molinella. Differenziazioni, invece, all’interno dell’Unione dei Comuni di Terre d’Acqua: totale la chiusura disposta a Calderara dal sindaco Giampiero Falzone. E che riguarda: nidi, materne, scuole di ogni ordine e grado, attività sportive, centri anziani, edifici comunali, parchi pubblici, biblioteca, casa della cultura, casa delle abilità e teatro.
Saranno invece aperte tutte le scuole di ogni ordine e grado a Crevalcore. Mirata è invece l’ordinanza del sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri, che, per tutta la giornata di oggi, ha deciso la chiusura delle scuole elementari, medie e superiori, della materna Lido e della ludoteca Il Sole, mentre gli altri nidi e le altre scuole d’infanzia restano aperte. Chiusura anche in Valsamoggia, a Monte San Pietro, Sasso Marconi e Zola Predosa. Sceglie la chiusura totale anche l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. A Medicina chiuse solo le superiori.