Preparazione, competenze e merito

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Katia

Gruppioni*

Che uno degli obiettivi del Pnrr sia dichiaratamente ridurre il divario per il raggiungimento della parità di genere, è allo stesso tempo una magnifica e una pessima notizia, per le donne che fanno impresa. Magnifica perché mai come in questo momento storico gli sforzi di tutti, imprenditori, istituzioni, associazioni, opinion maker e opinion leader – volenti o nolenti che realmente siano – sono dichiaratamente allineati allo scopo; pessima perché… ma siamo ancora lì a doverci schierare ‘dalla parte delle donne’, ammettendo implicitamente che c’è una parte avversa?? Io tifo per le donne che stimo, esattamente come sostengo gli uomini che stimo. Perché siamo persone. E mi sembra pure un bel passo avanti, specie di questi tempi in cui a volte essere umani sembra quasi vergognoso. Questa cosa che le donne devono tifare per le donne perché sono donne, di certo non sottolinea una dignità di genere che a mio parere va messa in campo ogni giorno forte di una preparazione e di una capacità meritoria di elaborazione e di sintesi delle tesi lavorative, che io riconosco in tantissime delle imprenditrici che ho e ho avuto la possibilità di incrociare nella mia vita professionale. Le donne stesse devono porsi, specie quando in rete, forti di soluzioni e non di rivendicazioni vaghe; fare richieste portando possibili soluzioni e non limitarsi a una lamentazione ormai desueta sulla disparità di trattamento. Esistono, perché esistono eccome, le disparità sul campo tra uomini e donne nel mondo del lavoro, ma la vera novità sta nella capacità acquisitamente manifesta delle donne di potere dire la loro ed essere ascoltate, quando hanno qualcosa di sensato, motivato e valido da dire.

*Vice Presidente

Holding Sira Group spa; presidente Aidda

Emilia Romagna

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