Pride Bologna 2022, Luxuria: "Un errore escludere: la polizia non è il nemico"

La deputata 57enne: "Se vengo aggredita vado in Questura: l’atteggiamento è cambiato adesso. Anzi vorrei alla sfilata pure i partiti"

Vladimir Luxuria

Vladimir Luxuria

Bologna, 24 giugno 2022 - "Un grande errore escludere l’associazione delle forze dell’ordine Lgbt. Il Pride non dev’essere anonimo, nasce per dare visibilità. La gente deve metterci la faccia, ben vengano partiti, associazioni, partiti. E, ovviamente, anche la polizia". Parola di Vladimir Luxuria, prima transgender eletta in Parlamento e attivista dei diritti Lgbt dagli anni Ottanta.

Pride Bologna oggi, il corteo dopo le polemiche

Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria

Rivolta Pride Bologna 2022, la mappa delle strade chiuse

Gli organizzatori del Pride hanno sbagliato?

"Eccome. Ognuno ha il diritto di venire al Pride come vuole. Nessuno può avere il monopolio di dettare alcune regole. Il fatto che le forze dell’ordine vengano al corteo è un fatto positivo e importante".

Rivolta Pride critica le forze dell’ordine, come istituzione e luogo di violenza sessista...

"Ma se vengo aggredita da un banda di omofobi io mi rivolgo alle forze dell’ordine. Lo stesso fanno le donne vittime di violenza. Capisco che nel passato da parte della polizia ci sia stato un atteggiamento diverso, sia se un gay veniva picchiato, sia se una donna veniva violentata. Ma nel 2022 mi fido delle forze dell’ordine. Non sono loro i nemici".

Per Rivolta Pride il problema non è l’associazione delle divise Legbt Polis Aperta, ma il fatto di manifestare con bandiere, simboli, striscioni...

"A Londra al Pride manifesta la pink police , la polizia rosa, il reparto di poliziotti, gay e lesbiche, che hanno il compito di raccogliere le denunce di persone Lgbt... Credo che a una manifestazione Lgbt debbano sfilare colori, gonfaloni dei Comuni, sigle di associzioni come Polis aperta e pure i partiti".

Un corteo senza simboli e bandiere è un errore?

"Ripeto: il Pride non può essere anonimo. Io voglio vedere anche i partiti, così da capire quali forze politiche sono omofobe e quali no. La storia dei Pride è lunga: reti di studenti e associazioni arrivate di recente, si lasciassero guidare da chi ha organizzato questi eventi prima di loro".

A New York hanno detto no alla polizia ai Pride. "La scelta è legata al movimento Black Lives Matter, all’omicidio di George Floyd... Ma anche negli Stati Uniti non dimentichiamo il caso di un gruppo suprematisti bianchi che stava andando al Pride di Idaho a creare disordini, ma grazie alle forze ordine la banda è stata sgominata".

Insomma, la polizia non è nemica del movimento Lgbt?

"Le forze dell’ordine aiutano a svolgere in sicurezza le nostre manifestazioni. Pensiamo solo a Forza Nuova e alle frange omofobe che minacciano i cortei".

Nel movimento Lgbt ci sono diversi distinguo e c’è anche chi difende le divise...

"Non si deve discriminare chi sceglie la carriera nelle forze dell’ordine o nelle forze armate. La descriminazione in nessun ambiente è un fatto positivo. E un’associazione di poliziotti gay e poliziotte lesbiche che manifesta con la propria maglietta è un grandissimo atto rivoluzionario".

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