REDAZIONE BOLOGNA

Ragazzini danno fuoco per noia a un casolare

Tre amici, di 13 e 14 anni, hanno incendiato un motorino, poi le fiamme si sono propagate allo stabile. Allora, spaventati, hanno dato l’allarme

La noia gioca brutti scherzi. Eppure, con la noia non si scherza. Soprattutto se la sua spinta arriva a portare un gruppetto di tre giovanissimi, due ragazzi di 13 e uno di 14 anni, ad appiccare un incendio in un casolare abbandonato, per noia, appunto. Questo quanto accaduto nei giorni scorsi, la sera del 21 gennaio, nella campagna di Altedo di Malalbergo, dove tra le nebbie della Bassa un bagliore ha illuminato la notte, dopo che appunto i tre giovanissimi residenti a Malalbergo erano entrati in un casolare e hanno dato fuoco a un motorino, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine.

Tutto nasce da una serata in cui i tre si trovavano con un gruppo di amici, in tutto sette giovanissimi, per mangiare una pizza assieme. Dopo la cena però, tre del gruppo appunto si staccano e raggiungono illegalmente un casolare disabitato sul territorio. Qui, avrebbero quindi deciso di dare fuoco a uno scooter che si trovava già sul posto, utilizzando accendini e liquido infiammabile che avevano con sé.

Una situazione che però è ben presto precipitata, una volta che i ragazzini si sono resi conto del rapido sviluppo delle fiamme, arrivate a intaccare anche il controsoffitto del casolare. A questo punto, uno dei tre adolescenti ha deciso di chiamare aiuto. Gli stessi piromani improvvisati hanno infatti dato l’allarme del rogo. Sul posto, si sono quindi precipitati i carabinieri della Compagnia di Molinella, assieme ai sanitari del 118 e i vigili del fuoco. L’intervento tempestivo ha così permesso di domare le fiamme ed evitare la completa distruzione del casolare, impedendo anche che la bravata arrivasse a comportare feriti. Immediatamente i carabinieri hanno potuto constatare la natura dolosa dell’incendio, sebbene in un primo momento i ragazzini avrebbero riferito di non esserne stati gli autori, bensì di avere notato delle persone uscire dal casolare dopo avere appiccato l’incendio e prima di fuggire attraverso i campi.

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Molinella hanno però evidenziato nella versione fornita dai tre giovanissimi molte discordanze. Così, dopo numerose contraddizioni, i tre ragazzini hanno ammesso le proprie responsabilità e quindi il gesto, giustificandosi di aver voluto soltanto cercare un modo per ravvivare, in questo caso accendere, letteralmente, una serata noiosa. Ora i tre, oltre dei danni provocati con la loro bravata, dovranno anche rispondere alla Procura presso il Tribunale dei minori del reato di danneggiamento a seguito d’incendio.

Francesco Zuppiroli