Rapina in villa a Bologna con pistola davanti ai bambini: "Con i nostri figli abbiamo finto che fossero dei poliziotti"

Il racconto di una vittima: è accaduto in una casa sui primi colli cittadini

Una pistola

Una pistola

Bologna, 30 gennaio 2023 – “Ai bimbi hanno detto di essere poliziotti e noi siamo stati al gioco per non spaventarli. Erano molto sereni, sicuri del fatto loro. Non hanno perso la calma neppure quando due nostri amici hanno suonato alla porta, interrompendo la rapina". È sconvolta e amareggiata Michela, la proprietaria della villa di via di Casaglia ripulita da tre banditi mascherati e armati di pistola e cacciavite, sabato pomeriggio. "Temevamo che prima o poi i ladri sarebbero venuti a farci visita, ma mai ci saremmo aspettati quello che è successo. Una rapina, alle 18.30, davanti a tre bambini. È troppo".

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I malviventi hanno svuotato la cassaforte, ma sono stati interrotti dall’arrivo degli amici attesi per cena e sono fuggiti. Se non fosse stato per quell’imprevisto, forse avrebbero preteso altro, partendo da orologi e gioielli indossati dai presenti. "Abbiamo telecamere e allarmi, ma questi erano spenti siccome io, mio marito e nostra figlia eravamo in casa, con due ospiti e i loro bambini" racconta Michela. La quale ripercorre poi quei 15 minuti da incubo. "Ci sono parse ore. La donna di servizio è uscita a prendere un tavolino sotto al pergolato, illuminato. Quei tre le sono balzati addosso dal nulla, intimandole di stare zitta. L’hanno preceduta in casa, con la pistola in mano. Hanno detto di essere dell’Antidroga, ma mio marito ha capito subito. Ha detto: ci sono dei bambini, non fate niente, vi apro la cassaforte".

Due uomini, tra cui quello armato, l’hanno seguito, mentre un ’palo’ bloccava in cucina moglie, bimbi e ospiti. "I piccoli gli facevano domande e lui rispondeva di essere un poliziotto. Era tranquillo, noi non abbiamo reagito per non creare panico". Quando sono arrivati gli altri ospiti, i tre – tutti con un forte accento dell’Est Europa – si sono fatti indicare una via di fuga sul retro e, dopo essersi raccomandati di "non chiamare nessuno", velatamente minacciando di tornare in caso contrario, si sono dileguati a piedi, probabilmente andando a raggiungere un complice in auto. "Sicuramente ci hanno osservati, sapevano di trovarci in casa: non avevano attrezzi da scasso. Indossavano passamontagna e guanti: la polizia, intervenuta immediatamente, non ha trovato impronte", chiude Michela.

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