Rave party Argelato, un tavolo in Prefettura per fermarli

Dopo il caos all’ex zuccherificio, il Comitato per l’ordine pubblico vara un osservatorio per prevenire i maxi-raduni abusivi

Un posto di blocco nei pressi del rave party abusivo

Un posto di blocco nei pressi del rave party abusivo

Argelato, 29 aprile 2022 - Una festa da incubo. Sicuro lo è stata per i residenti dei comuni di Argelato e Castello d’Argile, al cui confine, allo zuccherificio in via della Costituzione, per tutto il 24 aprile scorso 900 persone hanno dato libero sfogo a una ventiquattro ore di bagordi e follie, con la musica a tutto volume come metronomo ai picchi di degrado raggiunti. Un rave party quello di domenica scorsa che ha fatto letteralmente tremare la quiete della Bassa bolognese e che per durata e numero di partecipanti provenienti da tutta Italia ha attirato l’attenzione degli uffici della Prefettura, dove ieri mattina si è svolta e focalizzata sull’accaduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto di Bologna Attilio Visconti alla presenza della Questura, del Comando provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza, nonché dei sindaci di Argelato e Castello d’Argile. Una riunione partita dall’esito degli interventi congiunti di carabinieri, polizia e locale dell’Unione dei Comuni ’Reno Galliera’ per mettere fine ai bagordi con musica a tutto volume e alcol a fiumi, e terminata con le contromisure delle istituzioni.

Massima attenzione. Un vulnus, quello del rave party, che non è rimasto infatti senza conseguenze, con il prefetto Visconti che all’esito dell’esame di quanto accaduto ha disposto l’istituzione di un tavolo di monitoraggio coordinato proprio da Palazzo Caprara, al quale partecipano i rappresentanti delle forze dell’ordine per individuare i periodi dell’anno in cui potrebbero verificarsi ancora dei rave party come quello di Argelato. Questa la via tracciata dal prefetto per realizzare strategie di prevenzione del fenomeno, sensibilizzando anche l’attività della polizia postale per il controllo delle fonti Web, la terra fertile in cui le organizzazioni abusive di rave party proliferano.

Pioggia di denunce. L’evento allo zuccherificio infatti per le dimensioni e la durata, andata oltre le 24 ore, ha imposto particolare attenzione da parte delle istituzioni sull’accaduto. Una festa abusiva che secondo le operazioni effettuate in loco ha visto confluire nella Bassa duecento mezzi e che ha portato le forze dell’ordine a identificare 900 persone, molte delle quali verranno ora denunciate per i reati di invasione di terreni o edifici e disturbo delle persone.

Le manette. Inoltre, al termine del maxi evento, i carabinieri hanno eseguito anche due arresti. Uno nei confronti di un uomo gravato da un ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio e uno nei confronti di una brasiliana ventenne per il reato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I sequestri. Ancora, il rave ha innescato una serie di sequestri amministrativi di tutta l’attrezzatura utilizzata per la musica e la segnalazione amministrativa per spettacolo pubblico senza licenza. Le indagini per chiudere del tutto il capitolo aperto sul tavolo degli inquirenti dal rave party sono ancora in corso e non escludono infine un foglio di via per i partecipanti, che comporterà per loro il divieto di ingresso nei comuni di Argelato e Castello d’Argile.

 

 

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