Rekeep, la sanità mette il turbo. Col badge la firma va in archivio

Da febbraio al Sant’Orsola di Bologna. Via tutte le attività grafometriche: risparmio di 600 ore l’anno

Pensare che un semplice badge possa alleviare il carico di lavoro degli operatori sanitari sembra utopia, e invece è ciò che è riuscito a creare il Gruppo Rekeep, capofila del principale gruppo italiano attivo nell’integrated facility management, al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. A inizio febbraio il passaggio del badge aziendale sostituirà la firma grafometrica dell’operatore nelle attività di gestione dei servizi integrati alla persona, dal trasporto dei pazienti e dei farmaci, alla sanificazione, includendo anche la consegna della strumentazione chirurgica sanitaria. Se fino a ora questi servizi erano certificati tramite l’inserimento di data e ora, nome e firma del coordinatore infermieristico, adesso basterà far scorrere il badge per completare l’operazione, facendo risparmiare agli operatori più di 600 ore l’anno.

"La bontà della costruzione dei sistemi di operation aziendali dipende da quali "mattoncini" si riescono a inserire nelle fondamenta dei sistemi complessi – commenta Diego Lauritano, direttore della struttura complessa Gestione servizi e operation dell’Irccs -. Nel solco della digitalizzazione dei processi, obiettivo strategico per la direzione aziendale del Sant’Orsola, l’ultimo "mattoncino" inserito è l’uso del badge aziendale per la conferma dei processi di supporto che sono fondamentali per il buon andamento delle attività sanitarie dell’azienda. Una piccola rivoluzione copernicana, perché ci dà l’ownership di un dato più affidabile e rende l’esecuzione dei servizi effettuati da terzi più performante. La semplicità della soluzione non rispecchia la complessità del progetto che l’ha resa praticabile. È stato necessario coinvolgere molti e differenti attori aziendali e terzi, vincolare il progetto alla gestione dei master data aziendali, utilizzare strumenti di change management per ambienti complessi e garantire il funzionamento di molteplici interfacce informatiche". Una vera rivoluzione che va incontro ai professionisti sanitari, liberando loro del tempo, capace anche di migliorare la tracciabilità dei processi. La digitalizzazione dei dati così raccolti, poi, consentirà un monitoraggio puntuale dell’attività svolta dai partner affidatari dei servizi grazie alla tecnologia Rfid. "Crediamo che innovazione e nuove tecnologie siano il motore per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari - spiega Eleonora Santoro, Head of Innovation e Esg di Rekeep -. È motivo di grande soddisfazione contribuire alla realizzazione di soluzioni utili per offrire un servizio più efficiente e di migliore qualità. In un’epoca in cui la tecnologia è un alleato fondamentale nel settore sanitario, Rekeep sta sviluppando una serie di soluzioni all’avanguardia". Il progetto coinvolgerà tutti i servizi regolati attraverso la firma grafometrica, per un totale di oltre 300 mila movimenti l’anno.

Mariateresa Mastromarino