Bretella Reno-Setta, i paletti della Regione. "Non tolga risorse alla Porrettana"

L’assessore Corsini: "Sono preoccupato: la variante la finanza l’Anas, della bretella se ne occupi Autostrade. Siamo favorevoli alle proposte di Bignami, purché non si vada a intaccare quanto già stabilito e concordato"

Bologna, 5 novembre 2022 - "La bretella Reno-Setta? Per me va bene, l’importante è che non venga messa in conto ad Anas e che venga finanziata da Autostrade". Sono chiari i paletti della Regione Emilia-Romagna, il giorno dopo l’incontro tra Galeazzo Bignami (Fd’I), viceministro alle Infrastrutture, e il sindaco Matteo Lepore (Pd). Proprio Bignami, che due giorni fa ha incontrato anche un pool di tecnici di Autostrade, ha riproposto ad Aspi e a Palazzo d’Accursio, come opera di adduzione che possa alleggerire il Passante – che andrà avanti –, il longevo (nei dibattiti) bypass a sud che collegherebbe, grosso modo, Vergato al casello autostradale di Rioveggio. Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti e al Turismo, chiede però una particolare cautela.

La bretella Reno-Setta è più vicina Sul tram scontro tra Lepore e Fd’I - Viabilità, Val di Setta e Bretella senza pace

Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti, al Commercio e al Turismo
Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti, al Commercio e al Turismo

"Per noi è molto importante portare a termine la realizzazione della variante della Porrettana – spiega l’assessore –, un progetto che abbiamo nel Prit (Piano regionale integrato dei trasporti) e che abbiamo finanziato. Ecco, è importante per noi che il ministero confermi quell’impegno, e che non si ipotizzi di fare quella bretella per non fare la Porrettana. Sentirò Galeazzo Bignami all’inizio della prossima settimana, ci incontreremo e lo dirò anche a lui". Insomma, la Regione non si mette di traverso, ma chiede che vengano rispettati gli impegni presi. "Vedrò i vertici di Anas il 25 novembre, bisognerebbe modificare l’incarico di programma che va dal 2021 al 2025 e sono un po’ preoccupato – confida ancora l’assessore Corsini –: sono favorevole alle nuove bretelle proposte dal ministero, purché però non vengano pregiudicate le cose già in essere, come appunto la variante della Porrettana. Credo che l’interesse pubblico possa tranquillamente prevalere, a prescindere dalle colorazioni politiche. Quelle risorse che mette Anas non devono essere intaccate, quindi della Reno-Setta ed eventualmente dell’altra ipotesi di nuova trasversale di pianura a Nord-Est se ne faccia carico Autostrade per l’Italia, visto che si tratta di opere di adduzione autostradali".

La bretella Reno-Setta aveva già ‘conquistato’ uno studio di fattibilità, risalente al 2008. All’epoca, il costo si aggirava sui 380 milioni di euro – facile pensare che 14 anni dopo la cifra sia almeno raddoppiata –, e Aspi al tempo avrebbe ragionato su una strada a pedaggio, con l’obiettivo di rientare nella spesa in 50 anni. Un nuovo studio di fattibilità sulla Reno-Setta è stato concordato nell’incontro tra Bignami e i tecnici di Aspi. Diverso il caso della seconda bretella, la cui realizzazione sembra più complicata. Si tratterebbe di una ‘trasversalina’ che collegherebbe il casello di Altedo a Molinella, circa 28 chilometri che costerebbero centinaia di milioni di euro.

Infine il servizio ferroviario metropolitano, al cui rafforzamento la Regione tiene molto. "Il potenziamento dell’Sfm è fondamentale, quindi chiediamo un impegno ancora maggiore al ministero su diversi aspetti – aggiunge Corsini –. Penso al raddoppio della linea ferroviaria Porrettana, da Casalecchio a Sasso Marconi, chiederò a Bignami di potenziare le risorse per il fondo nazionale dei trasporti, che consiste in un finanziamento che ogni anno dallo Stato arriva alle Regioni per far viaggiare autobus e treni". L’Emilia-Romagna, oggi, porta a casa il 6,7% del totale, circa 370 milioni di euro ai quali viale Aldo Moro ne aggiunge circa 120. "Ma siamo ancora penalizzati da quella ripartizione, i parametri sono vecchi. Il vecchio governo ha aumentato gli stanziamenti di poco, chiederemo al ministero di fare di più". Infine il tram. "Siamo spettatori interessati, quel finanziamento ministeriale è fondamentale, speriamo che nulla si fermi".

 

 

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