
La celebre mostra sulla street art e, a destra, la splendida strada romana
Bologna, 23 novembre 2024 – Aspettando notizie sul futuro Museo Morandi che qui dovrebbe essere trasferito dal MAMbo (tra un paio d’anni, secondo le anticipazioni date da Lepore a margine della fiera di Santa Lucia), riapre il 30 novembre Palazzo Pepoli con il Museo della Storia di Bologna e un’immersione nella cultura della nostra città tiene insieme passato e presente tornando (come alle origini) anche ad abbracciare il dialetto. Il taglio del nastro sarà tra una settimana, alla presenza del sindaco Matteo Lepore, di Patrizia Pasini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Daniele Ravaglia, presidente di Bologna Welcome: Palazzo Pepoli tornerà in una nuova veste grazie alla collaborazione tra il Comune e la Fondazione "che ha concesso questo sito museale per consentire un arricchimento del circuito culturale cittadino", si legge nell’annuncio.
Il Museo voluto nel 2004 da Fabio Roversi-Monaco come parte di Genus Bononiae, con un percorso diviso in 34 sezioni, una narrazione con tecniche espositive scenografiche ed interattive, i preziosi reperti archeologici e le tante opere pittoriche da Guercino a Morandi, aveva chiuso i battenti lo scorso aprile, senza un vero annuncio, ma la ‘liquidazione’ del polo museale Genus coi cinque palazzi storici tra cui il Pepoli, era già iniziata in inverno. Palazzo Fava, l’ex monastero di San Colombano con la Collezione Tagliavini di strumenti musicali, la chiesa di Santa Maria della Vita con il celebre ’Compianto’ di Niccolò Dell’Arca e l’ex Chiesa di San Giorgio in Poggiale, che ospita una biblioteca, erano stati messi a bando per la gestione, poi vinta ad aprile da Opera Laboratori per una partnership quadriennale di collaborazione con la Fondazione Carisbo. Palazzo Pepoli Vecchio invece era stato dato in comodato al Comune a marzo, con una convenzione.
Inizialmente il Museo della Storia di Bologna doveva essere spostato altrove, ma in effetti rimane nella sua sede con un palinsesto di iniziative con visite guidate, concerti, spettacoli, cicli di conferenze. Oltre al percorso espositivo del Museo apre uno spazio culturale dedicato ai saperi, alla storia di Bologna nelle sue diverse espressioni "un luogo dove la memoria del passato, oltre a essere conservata e divulgata, viene mantenuta viva e vitale grazie a un ricco programma di iniziative rivolte a cittadini e visitatori, organizzate in collaborazione con le diverse realtà del territorio", fanno sapere Fondazione e Comune, che sottolineano come "la riapertura dell’esposizione che racconta la storia di Bologna dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni completa il sistema museale cittadino, ma vuole segnare anche l’avvio di un nuovo progetto culturale condiviso che presenta un format articolato in cui all’interno di Palazzo Pepoli convergeranno voci, visioni ed esperienze, felice espressione del ricchissimo tessuto culturale bolognese".
L’apertura al pubblico nel giorno dell’inaugurazione sarà alle 12 e per l’intera giornata sarà a ingresso gratuito, così come la partecipazione alle visite guidate pomeridiane, in programma alle 15 e alle 16, previa prenotazione. Alle 17 Franco Farinelli terrà la conferenza ’Mesopolis - Bologna città di frontiera’ primo appuntamento del ciclo curato da Roberto Grandi. Domenica 1 dicembre concerto inaugurale della Filarmonica del Teatro Comunale alle 11 (acquisto biglietti sul sito www.palazzopepoli.it ) e alle 17 nella Piazza Coperta, un dialogo sul dialetto bolognese tra Andrea Mingardi e Roberto Serra.