Rimozione delle auto più cara a Bologna: il Comune aggiorna i prezzi

Invariate le tariffe per la custodia. Critica la consigliera Scarano (Gruppo Misto): “Serve più trasparenza”

Rimozione delle auto a Bologna: aumenta il costo per i cittadini

Rimozione delle auto a Bologna: aumenta il costo per i cittadini

Le tariffe per la rimozione dei veicoli rimossi per infrazioni al codice della strada erano ferme dal 2015, e quindi la giunta Lepore con una delibera di martedì ha aggiornato tutti i prezzi, con un rincaro a otto anni di distanza sulla base dell’aggiornamento all’attuale indice nazionale dei prezzi, pari a al +8,10%. Una stangatina, che si scompone in tre voci fondamentali: il diritto di chiamata, le operazioni connesse al carico e allo scarico del veicolo, l’indennità chilometrica (dal luogo di stazionamento dell’autoveicolo adibito allarimozione al luogo di intervento e, quindi, al luogo di deposito).

Leggi anche: Rifiuti: addio al porta a porta in centro

L’esempio plastico è quello dei nuovi prezzi per la rimozione di veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 1,5 tonellate, quindi una comune auto, in orario dalle ore 6 alle ore 22. Il diritto di chiamata passa a euro 12,73 + il 22% di Iva, quindi a euro 15,54. Nel vecchio tariffario ammontava a 14,37 euro. Le operazioni di carico e scarico passano invece a 19,09 euro + Iva, da 21,55 a 23,29 euro, mentre per l’indennità chilometrica si passa a 3,32 euro a chilometro. Nel 2015 erano 3,07 euro a chilometro. Insomma, per il carico e scarico e per il diritto di chiamata il rincaro è mediamente pari a un paio di euro, per tutte le voci. Se però i costi di rimozioni aumentano, non accade lo stesso per i costi di custodia, che secondo la volontà del Comune restano invariati rispetto al 2015, così come accade in altre città italiane. Va quindi ricordato che i veicoli fino a 3,5 tonnellate, per una custodia protratta fino a 24 ore dal momento della rimozione, la tariffa resta a 14,18 euro.

Critica Francesca Scarano. "Non è tanto l’adeguamento Istat delle tariffe che suscita perplessità – spiega la consigliera comunale del gruppo Misto –, quanto il fatto che Bologna continua ad essere la città con il costo più alto prevedendo quell’indennità chilometrica che lascia molta discrezionalità. Da tempo si chiede trasparenza con tariffe ben definite come ad esempio avviene a Torino o Milano. Inoltre si dovrebbe indire una gara pubblica per l’affidamento del servizio evitando la pratica della concessione che limita fortemente la concorrenzialità del servizio. Spiace che la giunta abbia ancora una volta perso l’occasione di porre maggiore trasparenza sui costi di questo servizio, che lascia troppa discrezionalità al concessionario".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro