ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Rincari sui ticket dei bus . Campaniello apre a nuovi ritocchi: "Pronti ad agevolazioni"

L’assessore ai Trasporti: "Decideremo al prossimo summit di martedì come investire per altri sconti parte delle risorse che arriveranno dalla sosta. Manovra inevitabile. Biglietto a 2,3 euro? Col City pass la corsa ne costa 1,9" .

Michele Campaniello (a destra) e di fianco Giuseppina Gualtieri (Tper)

Michele Campaniello (a destra) e di fianco Giuseppina Gualtieri (Tper)

Nuovi ritocchi in vista dopo le polemiche sui rincari dei biglietti di bus e sosta? L’assessore alla Nuova Mobilità Michele Campaniello apre. E dà appuntamento a organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e altri martedì per un nuovo incontro.

Assessore, arriveranno correttivi alla stangata di primavera su bus e sosta?

"La delibera arriverà domani (oggi, ndr) in commissione e lunedì in consiglio comunale. Martedì avremo questo confronto col patto per il lavoro e decideremo come investire una parte delle risorse generate dalla sosta per andare incontro alle richieste che arriveranno dai sindacati. Lavoreremo su altre agevolazioni sul trasporto pubblico locale. E, quindi, sui bus".

Era proprio indispensabile passare da 1,5 a 2,3 euro per il biglietto di corsa singola?

"Non bisogna soffermarsi su un solo aspetto della manovra come fa il deputato Luigi Marattin. Da un economista mi aspettavo un ragionamento più articolato".

Marattin, al ’Carlino’, ha fatto presente che rincari del 53% sono superiori all’aumento dell’inflazione.

"Ma la nostra manovra riguarda anche gli abbonamenti che hanno avuto rincari del 3%. Parliamo di 123mila abbonati, di questi il 95 per cento viaggia o gratis o con forti scontistiche. In pratica, solo il 5% degli utenti paga l’abbonamento a prezzo pieno. Non solo. Abbiamo anche applicato ulteriori agevolazioni di venti euro a chi ha Isee entro 35mila euro: così l’annuale passa dai 310 euro prospettati a 290 euro. Non dimentichiamo, infine, che il contratto di servizio con Tpb, di cui fa parte anche Tper, prevede adeguamenti all’inflazione ogni due anni. Ma noi avevamo tariffe ferme dal 2019 e quelle degli abbonamenti congelate dal 2011".

Non c’era altra strada?

"In questi anni abbiamo risposto con nostre risorse con un costo per il Comune di 12,4 milioni di euro annui. Risorse non sostenibili a causa di due manovre finanziarie che prevedono tagli lineari agli enti locali e il mancato adeguamento del fondo del trasporto pubblico".

Resta il fatto che la corsa singola a 2,3 euro ci rende la città più cara d’Italia...

"Come ha ricordato anche il sindaco Matteo Lepore (ieri in uno scambio social con una cittadina, ndr) se consideriamo il city pass, il costo della corsa è di 1,9 euro. E se consideriamo il mensile da 39 euro, con almeno due corse al giorno, il costo cala a meno di un euro. Chi, poi, usa il bus tutti i giorni ha un costo medio per la corsa singola sotto un euro".

Perché non affidare il servizio del Tpl con una gara?

"Marattin forse non ricorda che durante il Covid il legislatore ha stabilito la proroga per le società di Tpl. Noi siamo arrivati al 2028 per via dei lavori del tram. Allora ci sarà la gara. E, comunque, fino a quel momento ulteriori aumenti sono sterilizzati. Poi aggiungo una postilla per il deputato: non mi risulta che alla guida di Tper ci sia qualcuno che abbia avuto incarichi politici in città".

Questi aumenti c’entrano qualcosa con la futura holding regionale del trasporto pubblico?

"No. È pura matematica e politica per tutelare le fasce più deboli e tenere l’equilibrio dei conti".

Si aspettava critiche anche da sinistra (compresa Coalizione civica)?

"Quando si parla di questi temi le criticità sono prevedibili. Ma la manovra era inevitabile".

Restano i dubbi anche sulle risorse ricavate dai rincari da destinare al fondo alluvione...

"La manovra sul trasporto pubblico locale servirà al Tpl. Sarà da parte delle risorse della sosta che finanzieremo il fondo. E non c’è alcun problema legale in merito".