Bologna, 10 dicembre 2024 – Qualcuno ha rotto i sigilli e si è introdotto di nuovo nell’appartamento al piano terra di via Elisabetta Sirani 1, dietro la stazione ferroviaria, quartiere Bolognina. Appartamento che è stato teatro di due incendi nell’ultimo mese, il primo l’11 novembre, il secondo giovedì scorso (nella notte tra il 5 e il 6 dicembre). Alcune persone hanno riferito di aver visto due persone – si tratterebbe di un uomo e una donna – uscire da quella casa, domenica pomeriggio. Sono state chiamate, ancora una volta, le forze dell’ordine. Si indaga per incendio doloso.
Ma monta intanto l’ira dei residenti del civico 1, ormai alle stelle: chiedono sicurezza, di chiudere una volta per tutte quelle finestre, di fare in modo che nessuno possa più entrare nell’appartamento al piano terra e appiccarvi un incendio.
"È come vivere dentro un incubo. Quella sera (domenica, ndr) siamo andati a dormire vestiti. Pronti a scappare da un momento all’altro se fosse accaduto, ancora una volta, il peggio", le parole di Catia Carletti, che scoppia in lacrime. Per l’esasperazione, per la rabbia, per la paura. Lei e la sua famiglia, così come altri inquilini del palazzo, si sono trovati due volte nel giro di tre settimane a dover fuggire da casa propria, di notte, e a passare la notte in strada al freddo. In occasione dell’ultimo incendio, sono state portate in salvo un’anziana e una bimba di quattro anni. Il figlio di Catia Carletti, 16 anni e problemi di cuore, è stato soccorso con l’ambulanza, quella notte. Nel rogo del 6 dicembre, infatti, le fiamme erano altissime: l’anziana è andata a stare dalla figlia, ma chi resta non vuole più vivere nel terrore che possa ripetersi un incendio in quel palazzo. Giovedì scorso, dalle immagini delle telecamere di un negozio vicino – immagini, però, sgranate – si vede un uomo fuggire dalla finestra di quell’appartamento nei momenti in cui è scoppiato l’incendio. L’affittuario dei locali al piano terra ha presentato denuncia per incendio e per invasione di edificio. "Questa zona soffre – sottolineano i residenti –, c’è bisogno di un intervento urgente e strutturale contro i problemi di spaccio e di degrado che affliggono il nostro quartiere. Le istituzioni devono aiutarci".