NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Delitto di San Giovanni, omicida guardato a vista al carcere della Dozza

È alto il rischio che Yuri Fantini, 22 anni, possa commettere atti autolesionistici in carcere

Bologna, 15 agosto 2023 – È guardato a vista dagli agenti di polizia penitenziaria. Dal suo arrivo alla Dozza, alle 4 del mattino di sabato, Yuri Fantini non ha detto una parola. Il suo corpo è nella casa circondariale, ma la sua mente è altrove.

I carabinieri sul luogo della tragedia. Nel tondo Yuri Fantini
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Pugnalato al cuore nel parco di San Giovanni: il giovane killer resta in carcere

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Forse ferma al pomeriggio di domenica, quando con una sola coltellata, ma dritta al petto, ha ucciso nel parco dietro il cimitero di San Giovanni in Persiceto Tariq Aziz Uttam, pakistano di 31 anni. Il ragazzo, 22 anni, è detenuto nel reparto di Infermeria, assieme agli altri nuovi giunti. E l’affollamento della Dozza, che non permette ai detenuti di stare da soli in una cella, per una volta è un bene: il ventiduenne è considerato infatti a grande rischio suicidiario e la presenza con lui di altre persone, oltre al controllo da parte del personale della Dozza, è una garanzia di attenzione in più. 

La convalida

Probabilmente  domani mattina, essendo già passate 48 ore dal fermo, il ragazzo comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. Difeso dall’avvocato Simone Cantelli, il ventiduenne potrebbe voler fornire la sua versione dei fatti. Nell’interrogatorio subito dopo il delitto nella caserma dei carabinieri di San Giovanni In Persiceto, con il pm Tommaso Pierini, Fantini si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere. Chi lo ha visto quella notte, lo ha descritto come un fantasma: bianco, svuotato. L’unica frase che ha pronunciato, prima di chiudersi, è stata “in un secondo la mia vita è finita". 

Un uomo tunisino di 44 anni è stato accoltellato e ucciso intorno alle 17 del 13 agosto in una zona verde vicino al cimitero: indagini su un gruppo di ragazzi di italiani con i quali aveva litigato. Foto Schicchi

Il movente

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti subito dopo il delitto, Fantini sarebbe scattato contro il trentunenne che, in stato di alterazione, se l’era presa con lui e i suoi amici, nel parco per il torneo di Pokemon. Lo straniero aveva iniziato a molestare il gruppo di amici dopo che il cagnolino di Yuri aveva fatto pipì vicino al luogo dove si trovava. Aveva anche preso un ramo, con il quale aveva minacciato i ragazzi. Finché è arrivato Yuri. Che, con un coltellino a serramanico acquistato nel mercatino di una kermesse fantasy, lo ha colpito al cuore. Tra lo stupore e lo sgomento degli amici, che hanno tentato di soccorrere, invano, la vittima. Cosa sia scattato nel ventiduenne, incensurato, operaio metalmeccanico, non una testa calda, soltanto il tempo, e forse neppure, potrà dirlo.