Scuola Bologna, in calo il numero dei piccoli studenti. La mappa zona per zona

Diminuzione del 15% in 5 anni. Fd’I: "Va invertito il fenomeno"

Bologna, 16 novembre 2022 - Meno culle, meno studenti. Questo raccontano i dati elaborati dall’Ufficio Statistica del Comune e forniti dall’area Educazione dell’assessorato alla Scuola ai consiglieri di Fd’I Francesco Sassone e Manuela Zuntini, che volevano analizzare il trend 2023-2028 dei primini di elementari e medie. Se i nuovi nati dal 2017 al 2021 sono costanti, ci si può concentrare sul 2022. La rilevazione si ferma al 30 settembre. Nel caso paradossale, non nascessero più bambini da qui alla fine dell’anno, si registrerebbe un -32%. Ipotizzando lo stesso tasso di nascita dello scorso anno, sarebbero 800 i bimbi che devono venire al mondo da ottobre a dicembre. Verosimile, invece, che la flessione si assesti sul 10-15% rispetto al 2017. Si tratterebbe di circa 600 bebè in tre mesi. Per contro non ci sono variazioni degne di nota tra chi andrà in prima media tra il 2023 e il 2028. Nel 2023 entreranno in classe 2.967 nati nel 2012; nel 2028 in classe saranno 2.893 del 2017. Senza tenere conto di trasferimenti o migranti.

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Nel 2017 erano venuti al mondo 2.893 bambini, nel 2022 saranno circa 2.500
Nel 2017 erano venuti al mondo 2.893 bambini, nel 2022 saranno circa 2.500

Focalizzandoci sulle elementari e sempre confrontando i remigini 2023 (quindi nati nel 2017) con quelli 2028 (nati nel 2022), si notano curiosità. Borgo Panigale-Reno: all’ic 1, i remigini nel 2023 saranno 160, nel 2028, 120; all’ic 2, da 126 a 100 e all’ic 14 da 233 a 191. Al Navile, l’elementare Bottego (ic 3) da 97 scivola a 53 remigini e le Silvani (Ic 3) da 30 a 19. L’ic 4 ha, in media, flessioni di una decina o poco meno di bimbi. Idem l’ic 5. All’ic 15: le Casaralta da 85 piombano a 45 e Croce Coperta da 50 a 30. Giù il San Donato-San Vitale. Ad esempio, Scandellara-Tempesta (ic 7) da 133 a 104; Chiostri (ic 10) da 59 a 39; Gualandi (ic 10) da 42 a 28; Garibaldi (ic 11) da 47 a 33 e Romagnoli (ic 11) da 83 a 55. Savena in calo. Tra le altre, Costa (ic 22) da 58 a 46 e Ferrari-Pavese (ic 13) da 65 a 44.

Anche il Santo Stefano diminuisce: Marconi-Don Milani (ic 21) 120 a 93; Tambroni (ic 13) da 80 a 70; Zamboni (ic 16) da 47 a 33 e Carducci-Fortuzzi (ic 20) da 136 a 87. Stabile Cremonini Ongaro. Particolare l’analisi di Porto Saragozza, comunque, è in decremento. Ic 8: Armandi Avogli-Bombicci-Longhena (da 45 a 30); Manzolini-Bombicci-Longhena (da 98 a 88); XXI Aprile-Bombicci- Longhena (da 100 a 73). Ic 17, Guidi-Longhena (da 72 a 51). Ic 18, De Amicis-Longhena (da 53 a 49) e Monterumici-Longhena (da 96 a 70) "I dati sui flussi degli alunni – commentano Sassone e Zuntini – tracciano un quadro poco rassicurante. Da qui al 2028 le prime classi elementari perderanno un terzo degli iscritti, con cali di rilievo anche in zone tradizionalmente più popolose (come Navile e Borgo-Reno). Evidente un fenomeno di graduale spopolamento delle zone più centrali della città, una vera e propria ‘fuga dal centro’".

Il calo della natalità a Bologna, secondo i consiglieri, "è un fenomeno triste e sempre più marcato, ma non è inarrestabile. E’ frutto di precise scelte politiche e amministrative che non puntano a rimuovere gli ostacoli che pesano sulla scelta di creare una famiglia (fattori economici e fiscali, esigenze abitative, conciliazione vita-lavoro, welfare). Bologna non è una città per bambini, ma se non si agisce subito presto sarà una città senza bambini".

 

 

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