Strage di Ustica, Mattarella: “La completa verità non ancora raggiunta è una ferita”

Il presidente della Repubblica parla nel giorno del 43esimo anniversario della tragedia. Il sindaco Lepore: “C’è un clima politico che non favorisce la giustizia”. Bonfietti: “Un’offesa alla storia le due associazioni”. Il programma delle celebrazioni a Bologna

Bologna, 27 giugno 2023 – ''Una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia''.

Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 43esimo anniversario della strage di Ustica. ''La sera del 27 giugno di 43 anni or sono – ricorda il Capo dello Stato - venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore. La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L'impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni -afferma ancora Mattarella- si devono i passi avanti compiuti per smentire l'ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi''.

Lepore: “Clima politico non favorevole”

Verità e giustizia per Ustica. Le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 43esimo anniversario della strage, diventano il filo conduttore della commemorazione con i parenti delle 81 vittime del Dc9 Itavia in consiglio comunale. Il sindaco Matteo Lepore (video) ha pungolato il governo sottolineando "un clima politico non favorevole". Un esecutivo che, insiste il primo cittadino, non deve tagliare i fondi per la "digitalizzazione delle carte del processo" e incentivare "il protocollo con le scuole" per non dimenticare. Da qui, Lepore conferma l'impegno della città:

“La nostra è una ribellione gentile per arrivare alla verità, che per anni ha chiesto che siano i tribunali a svolgere il proprio compito, dopo anni di bugie e di depistaggi". Per questo viene confermata la creazione di una fondazione che renda conto di tutto il lavoro fatto in questi anni. "Una fondazione che prenda per mano il museo di Ustica, con la partecipazione delle istituzioni e di tanti attori. Sono le persone a fare la differenza".

Bonfietti: “Un’offesa alla storia le due associazioni”

Critica con il governo anche Daria Bonfietti, presidente dell'associazione parenti delle vittime di Ustica: "È un’offesa alla nostra storia e a quella del paese, ma soprattutto alla correttezza istituzionale che il governo Meloni abbia voluto due associazioni per Ustica nel comitato consultivo per la desecretazione e l’attuazione della direttiva Renzi-Draghi. Oltre alla nostra associazione, c'è anche il comitato Verità sul disastro aereo di Ustica, un’associazione che continua a sostenere la tesi della bomba a bordo del Dc9 Itavia".

E aggiunge: "La verità è solo una. Non lo dico io, ma la magistratura. In seguito alle dichiarazioni dell'ex presidente Francesco Cossiga che disse che l'aereo venne abbattuto dai francesi per eliminare il loro nemico libico Gheddafi". Si tratta - aggiunge - di una "trama indicibile" che vede coinvolti "oltre all'Italia, Francia, Usa e Libia nell'ambito di una guerra aerea. Dobbiamo sapere la verità".

Alla commemorazione delle 81 vittime, anche l'assessore di Palermo Dario Falzone, che ha ricordato come sfiorò la tragedia anche la sua famiglia, "visto che mio nipote avrebbe dovuto prendere quell'aereo". Abbraccio commosso ai parenti delle vittime anche dalla Regione, con la vicepresidente Irene Priolo: "Ustica non si dimentica. E non si deve dimenticare. Ma quanto verrà offesa questa memoria?".

Strage di Ustica: il programma del 27 giugno a Bologna

Ricorre oggi il 43esimo anniversario della Strage di Ustica, che causò la morte di 81 persone in viaggio tra Bologna e Palermo su un DC9 della compagnia Itavia, nella sera del 27 giugno 1980, di guerra aerea, come ricordato dal giudice Rosario Priore nella sua sentenza ordinanza del 1999. Anche quest'anno l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica è impegnata da una parte nella costante richiesta alla magistratura di concludere le indagini - riaperte nel 2008 dopo che l'allora presidente Cossiga aveva attribuito alla Francia la responsabilità della tragedia - e indicare i colpevoli, dall'altra nel tener viva la memoria attingendo alle più varie espressioni dei linguaggi artistici contemporanei, a partire da un luogo di riferimento: il Museo per la Memoria di Ustica del Settore Musei Civici Bologna.

Per celebrare questo anniversario l'associazione riparte dalle collaborazioni istituzionali nate nel corso degli anni attorno al Museo per la Memoria e attraverso l'invito agli artisti a pensare ad opere originali che prendano spunto dalla strage e dall'installazione permanente di Christian Boltanski.

Le celebrazioni si apriranno oggi, alle 11.30 con l'incontro istituzionale dei parenti delle vittime nella Sala del Consiglio comunale a Palazzo d'Accursio. Dopo i saluti della presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, interverranno: il sindaco Matteo Lepore, la presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime della strage di Ustica Daria Bonfietti, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo e l'assessore al Comune di Palermo Dario Falzone. L'incontro sarà trasmesso anche in streaming sul canale YouTube del Comune.

Alle 19, all'interno del Museo per la Memoria di Ustica, si svolgerà l'inaugurazione dell'installazione artistica "Evidenza di reato” appositamente concepita da Thomas Teurlai per la commemorazione. L'opera, a cura di Lorenzo Balbi e realizzata in collaborazione con il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, si ispira al funzionamento della camera oscura rinascimentale, dispositivo attraverso cui gli artisti dell'epoca si avvalevano per comprendere la visione e i fenomeni luminosi. Ai piedi del relitto del DC-9 lampeggiano quelle che a un primo sguardo sembrano essere cinque piccole valigie, cinque scatole nere che ospitano, e proiettano sulle arcate dell'edificio che ospita il museo, un ex deposito T>Per, l'immagine capovolta di piccoli frammenti dell'aereo scelti dall'artista tra quelli conservati a Bologna che non sono stati utilizzati per la ricostruzione del velivolo. Ruotando su loro stessi in un moto perpetuo, questi frammenti volanti sembrano evocare la scena finale del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni in un volo sospeso nell'eternità. Domande che restano sospese nell'aria come un'esplosione al rallentatore. L'installazione resterà visibile fino al 10 agosto. 

Alle 20 spazio alla solidarietà con "La Memoria a tavola”: Cucine Popolari in collaborazione con il Centro Antonio Montanari proporrà alcuni piatti da consumare nel Parco della Zucca il cui ricavato andrà a sostenere iniziative benefiche.

Appuntamento infine alle 21.15 con il radio-racconto di Massimo Cirri "Ustica e gli anni '80” nel Parco della Zucca, spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica. Ripercorrendo gli atti del convegno “Ustica e gli anni Ottanta” che si è tenuto nel novembre 2020 in occasione del 40esimo anniversario della strage di Ustica dall'Associazione Parenti delle Vittime in collaborazione con l'Istituto storico Parri, Cirri costruisce un radio racconto per indagare “in quale Italia cadde l'aereo, quell'aereo2, quale era il contesto storico, sociale e politico in cui ebbe luogo l'abbattimento del DC-9 Itavia.

Un'occasione per approfondire la verità storica, che corre parallela a quella giudiziaria. Un racconto in dialogo con storici e protagonisti di quegli anni, che spazia tra politica, giustizia, narrazioni, cultura per entrare nel clima dell'epoca e degli anni immediatamente precedenti e successivi. Intervengono: Luca Alessandrini, Daria Bonfietti, Fulvio Cammarano, Giuseppe Giulietti e Gianfranco Pasquino. In collegamento video Giuliano Amato ed il card. Matteo Maria Zuppi. Ad accompagnare la serata le interpretazioni musicali di Roberta Giallo.

Strage di Ustica: il programma del 28 giugno a Bologna

La rassegna "Attorno al Museo” - promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa regionale, MAMbo, Comune di Bologna e Bologna Città della Musica Unesco - prosegue domani con lo spettacolo “Del coraggio silenzioso” di e con Marco Baliani che racconta alcune storie realmente accadute in cui la semplicità degli atti di coraggio silenzioso hanno agito nell'essere umano quasi inaspettatamente senza pretendere alcuna ricompensa. Mercoledì 5 luglio è invece la volta di Odessa solo piano, concerto di e con il pianista e compositore ucraino Vadim Neselovskyi, in collaborazione con Bologna Jazz Festival.

Una suite per piano solo, in dieci movimenti che trasporterà il pubblico in un immaginario tour della città di Odessa. Le celebrazioni continueranno il 12 luglio con la messa in scena dello spettacolo Ustica: 42+1. Se non ci danno risposte, proviamo a cambiare le domande, una serata di satira e memoria, basata su un gioco con il pubblico a cura del giornalista, conduttore radiofonico e autore televisivo Luca Bottura. Con lui, il sodale Enrico Bertolino, attore e autore milanese che la sera del disastro era un giovane aviere in servizio preso il Monte Venda.

La serata vede la partecipazione straordinaria de Lo Stato Sociale e l'inaugurazione di una nuova opera di TVBoy realizzata appositamente per le celebrazioni dell'anniversario. Venerdì 14 luglio, in occasione del secondo anniversario dalla scomparsa di Christian Boltanski, l'Associazione proporrà al pubblico la proiezione di due film: Luci per Ustica diretto da Luciano Manuzzi e realizzato da Sonne Film in collaborazione con Rai Documentari, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna che racconta della strage, dell'artista francese e del Museo per la Memoria e L'archivio dei battiti del cuore, prodotto da Report-Rai Tre, con la regia di Alessandro Spinnato, un viaggio nella memoria che unisce Bologna a Teshima, una remota isola nel sud del Giappone dove Christian Boltanski ha realizzato un museo che archivia i battiti del cuore. L'appuntamento successivo è previsto per il 19 luglio, con lo spettacolo originale dal titolo Il linguaggio degli oggetti realizzato in collaborazione con Ateliersi, che prende spunto dalla scrittura di Daniele Del Giudice e dalle riflessioni che lo scrittore esplicita a partire dall'installazione realizzata nel 1996 per la Triennale di Milano dove al centro viene posto il tracciato del DC-9 Itavia inabissatosi il 27 giugno 1980 nelle acque tra Ponza e Ustica, a cui già aveva dedicato il testo Unreported inbound Palermo. Il 26 luglio spazio alla musica con Istantanee di volo, concerto in collaborazione con il Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna. Gli allievi del Conservatorio realizzeranno per l'occasione delle composizioni originali partendo dagli stimoli ricevuti del Museo per la Memoria di Ustica. La rassegna si chiuderà come da tradizione il 10 agosto con la Notte di San Lorenzo, con il ritorno nel Parco della Zucca di Teatro Valdoca e della poetessa Mariangela Gualtieri con un rito sonoro originale che parte delle odi inedite composte proprio per il film «Luci per Ustica”.

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