Suicida al Maggiore di Bologna, il padre: "Finestra troppo stretta per buttarsi"

La tragedia di Leonardo: ieri l’ispezione della salma. "Lesioni da strisciamento, cercò di aggrapparsi"

Leonardo Riberti

Leonardo Riberti

Bologna, 29 giugno 2022 - "Voglio sapere cosa è successo, voglio che mi dicano con chiarezza perché a mezzanotte, dopo l’intervento perfettamente riuscito, mio figlio dormiva sereno mentre alle 8 apprendo della tragedia. Voglio sapere tutto di quella notte maledetta". Davide Riberti, avvocato civilista di Ferrara, parla stravolto dalla stanchezza e dal dolore. Oggi sono otto giorni da quando Leonardo, 21 anni cuoco e grande appassionato di sport, non c’è più. Suicidato, secondo gli accertamenti. Volato dal secondo piano dell’ospedale Maggiore – che ha aperto un’indagine interna – dove era arrivato lunedì 20 alla sera, trasferito da Cona, per essere operato d’urgenza dopo aver ingoiato una pedina. Una morte che, come scrive il padre in denuncia (la famiglia si è affidata all’avvocato Fabio Anselmo), "ha molti punti non chiari".

Davide, che cosa le hanno detto fino a qui?

"Che mio figlio si è buttato passando da una finestra a vasistas, da una fessura di appena 20 centimetri. Possibile per un ragazzone di quasi due metri e 90 chili?".

Nella denuncia, che ha portato la Procura ad aprire un’inchiesta, ipotizzate l’omicidio colposo e l’abbandono di persona incapace in quanto Leonardo era paziente psichiatrico.

"Proprio per questo andava protetto. Mi hanno detto che alle 2 era scappato una prima volta ma lo hanno fermato all’uscita. Poi attorno alle 4 è fuggito di nuovo e si è buttato dalla finestra. Non mi hanno mai mostrato il luogo in cui è caduto".

Il pm, che ha ritenuto "meritevoli di seria considerazione e pertinenti" le vostre segnalazioni, ha rigettato la richiesta di autopsia. La farete voi?

"Oggi (ieri, ndr) un nostro consulente ha fatto l’ispezione cadaverica e sono emerse lesioni da strisciamento. Quasi un tentativo di mio figlio di aggrapparsi a qualche cosa e attenuare l’effetto della caduta. Inoltreremo le due pagine di osservazioni alla Procura".

Quando ha sentito l’ultima volta Leonardo?

"Poco prima dell’intervento al Maggiore. Ero andato a trovarlo a Cona lunedì pomeriggio e sono stato con lui fino alla partenza dell’ambulanza. L’ho visto salire ma senza nessun ausilio per un paziente come lui".

Cosa vi aspettate dall’indagine?

"Non cerchiamo vendetta, sia chiaro, ma che siano accertate le responsabilità. E qualora venissero fuori, chi ha sbagliato dovrà pagare".

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