
Tac e poliambulatorio, la sanità si rinnova
Inaugurate ieri mattina a San Giovanni in Persiceto la ristrutturazione del poliambulatorio in via Dante e la nuova Tac già in funzione all’ospedale Santissimo Salvatore. Hanno inoltre preso il via i lavori per realizzare l’Ospedale di comunità e la Casa della comunità, tutto ciò per un investimento di 10 milioni di euro.
Al taglio del nastro, l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, il direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna Paolo Bordon, la direttrice del distretto sanitario Stefania Dal Rio, i sindaci Lorenzo Pellegatti di Persiceto e Giampiero Falzone di Calderara, delegato Unione delle Terre d’Acqua per Ufficio di Piano e Sanità. All’evento hanno partecipato l’équipe della radiologia dell’ospedale di Persiceto diretta da Francesco Monetti, e l’equipe del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Area metropolitana, diretto da Maria Beatrice Rondinelli, insieme ai volontari delle sezioni comunali e provinciali delle associazioni di volontariato Avis e Fidas. La nuova Tac, del valore di 370.000 euro è stata finanziata con fondi Pnrr.
"Nello specifico – precisa Monetti – l’elevata velocità di acquisizione delle immagini in 3D fino a 128 strati permette una migliore definizione anatomica, in particolare su soggetti anziani che, ad esempio, possono avere difficoltà nel trattenere il respiro o nel restare immobili. Inoltre, l’intelligenza artificiale consente di garantire una più elevata efficienza tra dose irradiata e rapporto segnale - rumore, comportando una riduzione della dose radiante, con un diretto beneficio sulla salute dei pazienti". Il poliambulatorio è stato recentemente ristrutturato grazie ad un investimento dell’Azienda Usl di Bologna di 3.250.000 euro, ed è dotato di un nuovo centro dedicato alla donazione del sangue. "Questa è una comunità particolarmente solidale – spiega Rondinelli –. Perché nel corso del 2023, grazie al prezioso supporto del volontariato, in questo territorio sono state raccolte 309 unità di sangue intero utilizzate dagli ospedali della provincia e della città. In aggiunta sono stati visitati 29 aspiranti nuovi donatori".
I servizi forniti dal poliambulatorio, entro l’estate del 2026, si integreranno con la futura Casa della comunità e Ospedale di comunità, che sorgeranno nei pressi dell’ospedale esistente. "Il nuovo fabbricato – afferma Bordon – sarà realizzato, previa demolizione di un edificio esistente, e si svilupperà su due piani, a cui si aggiungerà un piano tecnologico in copertura: al piano terra sarà collocata la Casa della comunità, mentre al primo piano sorgerà l’Ospedale di comunità". La struttura opererà in stretta sinergia con la Casa della comunità di Crevalcore. L’edificio ha un costo complessivo di 5.600.000 euro così ripartiti: 2.400.000 euro per la Casa della comunità e 3.200.000 euro per l’Ospedale di comunità, di cui 125.000 euro di investimenti in tecnologie, 95.000 euro in arredi e circa 65.000 euro in tecnologie informatiche.
Il piano terra, che ospiterà la nuova Casa della comunità, si compone di uno spazio dedicato all’accettazione e spazi per l’attesa, ambulatori di medicina generale e specialistica. Il primo piano, che ospiterà il nuovo Ospedale di comunità, prevede la realizzazione di 9 stanze dotate di 2 posti letto ciascuna e 2 stanze singole, oltre a tutti i servizi di supporto e un locale dedicato alle attività motorie e riabilitative.
Pier Luigi Trombetta

