Topi d’appartamento: tre arresti Gli albanesi hanno fatto dieci furti

La Polizia ha eseguito l’ordine del pm Antonello Gustapane: "Irregolari sul territorio sarebbero potuti scappare"

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Furti in abitazione in tutta la Bassa: maxi operazione della Polizia che il 19 luglio ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura, nei confronti di tre soggetti albanesi di 26 e 27 anni, specializzati in furti seriali in appartamento, mediante effrazione degli infissi con utensili da cantiere. Due sono in carcere e uno ai domiciliari. I reati contestati nel provvedimento si riferiscono a furti commessi dai tre stranieri nei primi dieci giorni di luglio nell’hinterland bolognese, ma anche nella provincia di Modena.

L’attività della Squadra Mobile, coordinata dalla locale Procura nella persona del sostituto procuratore Antonello Gustapane, ha permesso di ricostruire dieci episodi avvenuti: uno a Malalbergo, tre a Ozzano, uno a Castello d’Argile, due a Medicina, uno a Castel San Pietro Terme, uno a Castelfranco Emilia e uno Vignola. In un’occasione i fermati si sono anche resi responsabili del reato di maltrattamento di animali, in quanto hanno colpito con una mazza un San Bernardo del proprietario della casa in cui stavano tentando di introdursi. Il bottino, ancora non quantificato, era costituito prevalentemente da orologi e oggetti in oro, ma anche da portafogli con poche centinaia di euro o oggetti di minor valore.

Il gruppo criminale agiva in base ad un modus operandi standard: i tre disponevano di alcune autovetture che parcheggiavano in zone, secondo loro, strategiche e che raggiungevano a piedi dopo aver parcheggiato

l’autovettura ’pulita’ a distanza. Le autovetture utilizzate per i raid serali venivano allestite con targhe appena rubate da altre autovetture (da qui l’accusa anche per ricettazione), quindi raggiungevano, percorrendo stradine di campagna spesso a velocità molto elevate, le località che ritenevano di dover prendere di mira. Giunti sul posto, facendo leva sulla prestanza fisica e l’agilità, si introducevano negli appartamenti mediante l’effrazione delle inferriate e della porta blindata, per poi prendere il contenuto di valore che riuscivano ad individuare. L’attività investigativa ha permesso di individuare i tre soggetti.

Il pm Gustapane, sposando la tesi investigativa, ma anche in relazione al fatto che i tre, irregolari sul territorio nazionale potevano facilmente sottrarsi alla cattura, ha emesso nei loro confronti il fermo di indiziato di delitto. La Polizia li ha rintracciati uno presso la sua abitazione già conosciuta e due in un B&B cittadino da cui hanno anche cercato di fuggire prima di essere bloccati dagli agenti. La Mobile ha, poi, sequestrato l’auto utilizzata, l’abbigliamento e alcuni oggetti di valore e denaro in contante. Due sono alla Dozza e uno ai domiciliari.

Zoe Pederzini

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