REDAZIONE BOLOGNA

Trovati 11 cellulari nelle sezioni “Alta Sicurezza” del carcere di Bologna

Operazione all’alba della polizia penitenziaria alla Dozza, Maldarizzi (Uilpa): “Biosgna potenziare gli organici e implementare le tecnologie e le strumentazioni in modo da rendere più capillari ed efficienti i controlli e impedire l’introduzione fraudolenta di oggetti anche attraverso droni"

Il carcere della Dozza di Bologna in una foto d'archivio

Il carcere della Dozza di Bologna in una foto d'archivio

Bologna, 28 settembre 2024 – Rinvenuti 11 cellulari nelle sezioni “Alta Sicurezza” del carcere della Dozza a Bologna. E' il risultato di un’operazione della polizia penitenziaria. condotta questa mattina all'alba. "Sono stati rinvenuti oltre dieci apparecchi, fra telefonini e smartphone, nell’illecita disponibilità di detenuti ristretti nelle sezioni del circuito ad alta sicurezza. La portata del ritrovamento, oltre a mettere in risalto ancora una volta le straordinarie capacità d’intelligence e d’intervento operativo della Polizia penitenziaria, conclama l’inefficienza strutturale dell’organizzazione carceraria e del circuito ad alta sicurezza ": a darne notizia è il Segretario Nazionale della UIL PA Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi. "Telefonini, smartphone, sostanze stupefacenti, talvolta armi, e più in generale, oggetti non consentiti penetrano con troppa facilità nelle carceri, che non di rado divengono vere e proprie piazze di spaccio e centri di gestione di attività criminali - spiega Maldarizzi -. È di ogni evidenza che la repressione non è sufficiente né qualitativamente né quantitativamente, ma che occorra l’efficace prevenzione. Per farla, è inevitabile potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti rispetto al reale fabbisogno di 18mila unità a livello nazionale, e implementare le tecnologie e le strumentazioni in modo da rendere più capillari ed efficienti i controlli e impedire l’introduzione fraudolenta di generi e oggetti anche attraverso droni".