
Tutti i riti della Settimana Santa Via Crucis in via dell’Osservanza
di Massimo Selleri
Anche quest’anno i riti della settimana santa mantengono lo stesso calendario del 2022 con la messa crismale che verrà celebrata domani pomeriggio (ore 18,30) in cattedrale dal cardinale Matteo Zuppi. In diocesi questo appuntamento tradizionalmente era fissato nella mattinata del giovedì santo, ma è stato anticipato di un giorno da quando sono definitivamente cadute le limitazioni legate al contrasto per la diffusione del Covid. Nel pomeriggio di giovedì sempre nella Basilica di San Pietro (ore 17,30) si terrà la messa della Cena del Signore presieduta dall’arcivescovo che al termine guiderà anche l’adorazione eucaristica. Venerdì pomeriggio (ore 17,30) è prevista la Celebrazione della Passione del Signore in cattedrale, mentre in serata (ore 21) Zuppi guiderà la Via Crucis lungo via dell’Osservanza. Quest’anno le meditazioni sono state affidate alle associazioni legate al Villaggio del Fanciullo e al Gruppo Ceis.
Si tratta di realtà che si occupano dei più fragili, da chi ha problemi di tossicodipendenza ai malati psichiatrici, passando da chi è uscito dal carcere o a chi ha problemi di disabilità, mettendo in pista anche diverse strutture residenziali qualora sia necessario. Sabato (ore 22) in cattedrale l’arcivescovo celebrerà la messa della Veglia Pasquale durante la quale conferirà i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana ad alcuni adulti, mentre domenica pomeriggio la celebrazione nella Basilica di San Pietro è fissata per le 17,30.
Slegata dall’attività della Chiesa di Bologna, nella giornata di venerdì in piazza Maggiore, dalle 14,30 alle 19, si terrà l’iniziativa ‘Stop Ostracismo’, portata avanti da un gruppo di ex testimoni di Geova che denunceranno le difficoltà che affronta chi, una volta entrato in questo movimento religioso, desidera uscirne. Anche i familiari più stretti sono obbligati a non avere più rapporti con le persone che decidono di non fare più parte dell’organizzazione. La manifestazione si svolge in contemporanea con altri momenti che si svolgono in Argentina, Cile, Perù e Messico e ha anche lo scopo di esprimere una piena solidarietà a chi all’estero si è ritrovato in mezzo a gogne mediatiche e a battaglie giudiziarie per aver parlato degli abusi subiti all’interno del movimento. È stata scelta la piazza di Bologna visto che gli stati generali dei Testimoni abbiano abbandonato Roma per trasferirsi sotto le Due Torri. Nel 2017 la Corte di Cassazione ha definito come socialmente riprovevole la condotta dell’organizzazione nei confronti dei fuoriusciti, non rilevando però condotte penalmente rilevanti.