REDAZIONE BOLOGNA

Ubriaco in auto, ma non guidava. Salvato dal video

Un giovane alla guida in stato di ebbrezza viene assolto grazie a un video di sorveglianza che dimostra l'innocenza. L'avvocato ha dimostrato che non era lui al volante al momento dell'incidente.

Ubriaco in auto, ma non guidava. Salvato dal video

Aveva trascorso la notte in una discoteca della periferia e quando ne è uscito, ben oltre l’alba, a malapena riusciva a reggersi sulle gambe, tanto era l’alcol che aveva consumato, figuriamoci a mettersi alla guida. Così, il venticinquenne bolognese ha fermato alcuni sconosciuti e ha chiesto se qualcuno fosse disposto a guidargli l’auto fino a casa, in cambio del passaggio in quella direzione. Uno di loro ha accettato. Peccato però che in via Stalingrado l’auto in questione sia andata in panne. E siccome il proprietario dormiva beato, in preda ai fumi dell’alcol, sul sedile del passeggero, lo sconosciuto ha fatto spallucce e se n’è andato a piedi, mollando auto e venticinquenne al loro destino. Dopo 20 minuti, arriva la polizia. Sveglia il giovane, ancora evidentemente alterato: all’alcoltest, risulta ben oltre il limite consentito dalla legge e siccome fatica a pronunciare frasi di senso compiuto e ancor più a giustificare cosa ci facesse addormentato in auto in mezzo alla strada, viene denunciato per guida in stato di ebrezza. Segue un decreto penale di condanna. Ecco però la sorpresa. L’avvocato del ragazzo, Ettore Parise, riesce infatti a ottenere il video delle telecamere di sorveglianza del distributore di benzina davanti al quale l’auto in panne si era fermata. Video in cui si vede benissimo l’auto fermarsi, lo sconosciuto scendere dal lato di guida e andarsene a piedi (foto). Mentre il 25enne dormiva. Fatta opposizione al decreto penale, si avvia un processo con rito abbreviato condizionato all’acquisizione del video. Grazie al quale il giovane è stato assolto.

"Sono soddisfatto di essere riuscito a provare che il mio assistito non è colpevole – così l’avvocato Parise – . Individuare la telecamera di videosorveglianza in prossimità del luogo dove si trovava l’auto ci ha permesso di dimostrare quanto altrimenti sarebbe stato molto difficile da credere".

Federica Orlandi