
Il Cirrus 20, capovolto nei campi di Molinella, era decollato da Ozzano
Era in volo sopra Argenta, quando il motore del Cirrus 20 che stava pilotando si è spento. Erano le 14,40 quando il pilota della Professional Aviation di Ozzano, D. F., di 52 anni, si è accorto dell’avaria e, azionato il paracadute balistico, ha attuato un atterraggio di emergenza, riuscendo a planare fino a un campo di via Fiume Vecchio a San Donato di Molinella. "Lo abbiamo sentito subito dopo l’incidente – dice Amedeo Magnani, safety manager della Professional Aviation –, sta bene. Dice di non aver riportato traumi, per fortuna. Lui è tra i nostri migliori istruttori: ha saputo gestire al meglio una situazione d’emergenza, in cui le decisioni vanno prese in una manciata di secondi". L’istruttore, infatti, dopo aver tentato inutilmente di far ripartire il motore del cinque posti, ha capito che l’unico modo per atterrare era attivare il paracadute in dotazione. E così ha fatto, riuscendo a planare fino al campo, dove è stato soccorso e aiutato a uscire da un agricoltore.
Subito sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri della compagnia di Molinella e i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure al pilota, lievemente ferito. Sul posto sono arrivati anche i tecnici dell’aviopista, per rimuovere il velivolo dal terreno agricolo. Una vicenda per fortuna finita nel migliore dei modi.
L’ultimo grave incidente di un ultraleggero era avvenuto lo scorso 11 maggio, quando un velivolo era precipitato nelle campagne di Massumatico di San Pietro in Casale. I due uomini che erano a bordo, il pilota, 73 anni, di Casalecchio, e un amico, 43 di Castel San Pietro, erano rimasti gravemente feriti. I due, entrambi piloti abilitati, erano partiti dal Reno Air Club, che ha l’hangar a Casadio di Argelato, per un volo turistico. Erano decollati poco dopo le 10, poi, verso le 10.45, senza neanche lanciare un segnale di allarme, erano precipitati.
n. t.