Vaccini Bologna prenotazioni: da oggi tocca ai 40enni. E l’Ausl va 'a caccia' dei giovani

Candidature online, poi gli appuntamenti saranno fissati più avanti. Bordon (Ausl): "A fine giugno avremo il 50% di immuni"

Il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon

Il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon

Bologna, 17 maggio 2021 - Oggi tocca ai quarantenni, almeno simbolicamente: chi è nato tra il 1972 e il 1981 compresi potrà infatti manifestare la propria intenzione a vaccinarsi contro il Covid-19 sul sito della regione ( http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione). Si tratta di una mera "dichiarazione d’intenti": infatti, siccome al momento non ci sono le dosi disponibili per soddisfare questa platea di persone, anche i quarantenni, così come chi ha tra i 50 e i 54 anni, potrà per ora solo ’candidarsi’ al vaccino e sarà poi ricontattato da Ausl o dal proprio medico di base non appena arriveranno i sieri necessari.

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Nel frattempo, sarà proprio stasera in Regione l’incontro con l’Ausl per "gestire la questione ’autocandidature’ – spiega Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl –, valutando anche un ipotetico calendario. Contiamo di iniziare a vaccinare la prima fascia, quella dei 50-54enni, a partire dal 6-7 giugno prossimi". L’Ausl la scorsa settimana ha ricevuto 30.420 dosi di Pfizer; questa invece ne attende circa 10.500 da Moderna e AstraZeneca. Ma dal 1° al 15 maggio, le somministrazioni sono state più di 99mila, con una media, nell’ultima settimana, di settemila somministrazioni al giorno. Il 15% in più rispetto di fine aprile. Da venerdì scorso a giovedì prossimo, gli appuntamenti per iniezioni anti Coronavirus fissati in città sono 48.370; oltre duemila in più del target di 46mila fissato dal commissario straordinario Figliuolo.

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"Ma il problema restano le scorte – ammonisce Bordon –. Se Pfizer è puntualissima, e ci permette di calendarizzare consegne e appuntamenti con rigore, non lo stesso vale per gli altri marchi. Noi vacciniamo ora circa settemila persone a settimana, ma abbiamo avuto giorni da diecimila: se riuscissimo ad avere 15mila vaccini in più a settimana potremmo arrivare alla soglia di sicurezza, come numero di vaccinati, ancor prima del previsto". E le dosi potrebbero essere divise anche con gli imminenti hub aziendali, su cui si deciderà a fine mese. Intanto, delle circa 770mila persone vaccinabili nel territorio (ovvero dai 16 anni in su), il 39% ha già ricevuto almeno la prima dose; tra gli anziani, l’82% ha ricevuto anche il richiamo e questa settimana si concluderà la vaccinazione dei fragili a domicilio. In ogni caso, "a fine giugno avremo di sicuro vaccinato il 50% della popolazione, che è già un ottimo traguardo ’di serenità’", anticipa il direttore. Che aggiunge però: "Il problema è che man mano che scende l’età di chi si può vaccinare, calano le adesioni. Se con i 70-80 abbiamo superato l’80%, ora con i 55-65enni arriviamo al massimo al 70%, con un boom di prenotazioni i primi giorni disponibili e basta. Perciò quest’estate avvieremo una campagna proattiva, utilizzando anche il nostro camper ora impiegato per i tamponi, per andare a ’stanare’ i giovani che non hanno prenotato il vaccino".  

Per quanto riguarda i contagi, infine, a Bologna ieri i nuovi casi riportati sono stati 92, di cui 61 con sintomi; altre tre purtroppo le vittime, due donne di 79 e 87 anni e un uomo di 62. In regione invece, su 14mila tamponi i positivi sono stati 452, ovvero il 3% circa.  

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