Vaccino libero Bologna, 88 ragazzi in fila alla Fiera

Coda mattutina alla prima giornata senza appuntamento per i 12-19 anni. Pandolfi (Ausl): "Buon risultato subito dopo Ferragosto"

Elena, 18 anni, mentre si sottopone alla vaccinazione libera

Elena, 18 anni, mentre si sottopone alla vaccinazione libera

Bologna 17 agosto 2021 - "Stamattina ho letto sui social che oggi mi sarei potuta vaccinare senza prenotazione e allora ho deciso e sono arrivata". Elena De Carolis, 18 anni, poco dopo le 14 è in fila all’hub della Fiera, tranquilla e sorridente. "Ho una sorella più grande già vaccinata, così come mio fratello più piccolo. Io all’inizio volevo far passare del tempo, poi non sono più riuscita a prendere l’appuntamento perché lavoro e così ho colto al volo questa occasione", spiega la ragazza.

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Elena è tra gli 88 giovani della fascia 12-19 anni, che ieri si sono presentati alla Fiera – altri cinque a Baricella –, dove per il primo giorno le porte si sono spalancate per il vaccino libero, senza prenotazione, secondo quanto è stato disposto dalla Regione, su indicazione del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid. A metà mattina in Fiera sono circa una trentina i ragazzi fatti entrare per la prima dose, accompagnati dai genitori, scaglionati con turni di circa quattro ogni 15 minuti. Un’organizzazione studiata in modo da non penalizzare troppo chi è in attesa della dose già prenotata. In totale, è previsto l’ingresso di circa 70 persone ogni ora, divise in turni chiamati ogni quarto d’ora, in base all’orario di prenotazione. Il ritardo accumulato, di circa 10 minuti, è stato poi smaltito. "L’afflusso è sostenibile", assicura Renato Todeschini, coordinatore dei punti vaccinali dell’Ausl. Per l’avvio della scuola, ammette, "magari ci vorrebbero un paio di settimane in più per poter arrivare a tutti questi ragazzi e immunizzarli con due dosi. Abbiamo portato la seconda a 21 giorni e quindi arriviamo proprio in prossimità" del nuovo anno scolastico. Tra i ragazzi in attesa, ce ne sono alcuni prenotati per settembre: hanno deciso di anticipare la somministrazione. "In vista della riapertura delle scuole – spiega Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl – pure un anticipo di 15 giorni è importante per rispondere al meglio a un eventuale contagio perché anche una dose è già molto importante". L’epidemiologo è soddisfatto per i numeri del primo giorno, "dal momento che è appena passato Ferragosto e siamo ancora in periodo di ferie". All’ingresso viene dato anche un cartoncino da compilare. "Un foglietto che attesta l’esecuzione della vaccinazione – spiega Pandolfi – un pro memoria firmato da un sanitario al posto del certificato che prima si stampava. Poi chi vuole, lo scarica dal fascicolo sanitario". Francesco, 18 anni, studente, è stato chiamato dall’Ausl: "Nei mesi scorsi sono risultato positivo al Covid e oggi faccio la dose così mi proteggo prima di tornare a scuole". Corrado Golfieri accompagna il figlio Luca, di 13 anni, prenotato. "Sono tranquillo – chiarisce lo studente –, nella mia classe finora i vaccinati o i prenotati sono una metà. Sono iscritto alla media Mameli di San Giovanni in Persiceto e mi vaccino anche perché gioco a calcio".

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