Velocità e sicurezza: le leggi nella storia

Gli studenti ripercorrono il primo incidente mortale, nel 1800 in Inghilterra, fino alla Città 30 voluta dal sindaco Matteo Lepore

Velocità e sicurezza: le leggi nella storia

Velocità e sicurezza: le leggi nella storia

Nel 1800, nella prima Rivoluzione industriale, durante il collaudo di un’auto a vapore in Inghilterra, ci fu il primo incidente stradale con un morto: Bridget Discroll. In quell’occasione si capì la necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini lungo la strada, quindi ridurre gli incidenti controllando la velocità dei veicoli e il traffico. Al giorno d’oggi gli incidenti sono spesso causati dalla distrazione dei guidatori. Il primo codice di comportamento stradale al mondo nasce a New York scritto da William Phelps Eno nel 1903.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per riuscire a diminuire il traffico in città ha pensato a una soluzione sostenibile e sicura: il Progetto Tram. Questo nuovo piano di mobilità sostenibile ha creato malcontento tra i cittadini a causa dei lunghi lavori nei cantieri, della chiusura di molte strade e il seguente aumento di traffico in altre. Secondo alcuni, al posto del tram sarebbe bastato incrementare il numero di autobus, evitando i lavori.

Per la sicurezza stradale dei cittadini di Bologna, inoltre, dal 16 gennaio in alcune zone della città (circa il 70 per cento delle strade) è presente il limite di velocità a 30 chilometri all’ora. Questo decreto ha intenzione di limitare il numero di incidenti e di rendere più fluido il traffico. Riguardo alla decisione del comune ci sono pareri contrastanti tra i cittadini; per questo motivo abbiamo intervistato varie persone.

Certi affermano che sia una buona idea per ridurre gli incidenti (come confermano le statistiche -21 per cento di incidenti totali) e un motivo in più di responsabilizzazione degli autisti; infatti, potrebbe essere un modello per tutte le città italiane. Altri, invece, dicono che non sia efficace il limite di velocità 30 per ridurre gli incidenti, anzi i rischi di tamponamento aumentano perché le persone sono più concentrate sul rispetto della velocità invece che prestare attenzione alla strada.

Inoltre le persone che devono spostarsi per andare a lavoro ci impiegano tanto tempo. In secondo luogo, abbiamo verificato anche mancanza di informazione tra gli automobilisti, perché alcuni vanno a velocità 30 dove non necessario e viceversa. Tra questi, c’è chi pensa che il limite dei 30 sia inutile in strade a scorrimento veloce perché crea più traffico, ma è una buona regola nel storico perché ci sono molti ciclisti e pedoni.

Berardi A., Borio C., Degan M., Gandolfi P., Buldini F., Adinolfi T., Soverini G., Massari L., Ragazzi I.

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