Zaki, rinviata al 6 aprile l'udienza decisiva

Amnesty: "Attesa ancora enormemente lunga per la libertà". Prima di andare in aula, lo studente Unibo aveva detto: "Voglio tornare presto a Bologna, andrò in Piazza Maggiore e poi all'università"

Bologna, 1 febbraio 2022 - E' stata rinviata al 6 aprile l'udienza per Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell'Università di Bologna che stamani era atteso presso il Tribunale per la sicurezza dello Stato a Mansoura sua città natale sul delta del Nilo, per rispondere dell'accusa di diffusione di false notizie in patria e all'estero.  

Lo studente dell'università di Bologna, rilasciato l'8 dicembre dopo 22 mesi di custodia cautelare in carcere, è ancora accusato di "diffusione di notizie false" tramite un articolo del 2019 sui cristiani perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. Un reato punibile con una pena massima di cinque anni. 

Patrick Zaki, studente dell'Università di Bologna
Patrick Zaki, studente dell'Università di Bologna

All'interno del Palazzo di Giustizia di Mansura, oltre ai legali di Patrick, si sono recati oggi anche l'avvocato di fiducia dell'Ambasciata d'Italia e la legale dell'Unione europea. Patrick, con il suo solito codino, indossava un cappotto, pantaloni e cravatta blu, una camicia bianca e mascherina chirurgica.

"È un'attesa ancora enormemente lunga quella di Patrick per avere finalmente la sua libertà. È una data che ricorre quella del 6 aprile: nel 2020 e nel 2021 c'erano state altre udienze in questa data. Speriamo che sia l'ultimo giorno in cui Patrick si presenterà di fronte a un giudice e fino ad allora c'è da aspettare, da stargli vicino e accompagnarlo in questa lunga attesa di quella che speriamo sia l'ultima udienza". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia.

 "Qualunque cosa accada, sarò sempre grato alla mia città natale, alla mia università e alla mia grande famiglia per tutto questo sostegno", aveva twittato il ricercastore alla vigilia dell'udienza. "Ci si aspetta una sentenza o la fissazione di una data per pronunciarla", era invece la previsione della legale Hoda Nasrallah.

Nasce un fumetto sulla storia di Zaki

Zaki aveva confermato anche in un video di voler tornare al più presto a Bologna e, per prima cosa, passeggiare in Piazza Maggiore e poi andare all'università". 

Il rettore Molari: "Tenere alta l'attenzione sul caso"

Come sempre da ormai due anni, l'Alma Mater di Bologna "continuerà ad impegnarsi per tenere alta l'attenzione su questo caso, fino a quando Patrick non sarà libero di poter tornare a frequentare le aule e gli spazi della sua università" come si legge in una nota. "In queste settimane non abbiamo mai smesso di monitorare la situazione giorno per giorno. Sapevamo che il rinvio era possibile, addirittura probabile" dichiara il rettore Giovanni Molari

La prof dell'Università di Bologna

Patrick Zaki potrà continuare gli studi nel periodo che lo separa dal 6 aprile: da parte dell'Università Alma Mater di Bologna c'è "pienissima disponibilità" nei suoi confronti, afferma la professoressa di Zaki, Rita Monticelli. "Il master Gemma e la nostra Università sono pronti a sostenere Patrick in ogni modo, compreso primariamente nei suoi studi", prosegue la professoressa, auspicando che lo studente possa seguire online le lezioni del nuovo semestre. "Avrei sperato in un'assoluzione definitiva già da oggi", sottolinea Monticelli, che rivela quindi di aver parlato con Patrick dopo la decisione del tribunale di Mansoura. "Gli abbiamo detto di mantenere salda la forza, la speranza e l'ottimismo e siamo certi che il 6 aprile potrà tornare a Bologna a studiare. Bologna come città e Università lo stanno aspettando", conclude, rimarcando l' "ottimismo" manifestato da Patrick durante il colloquio.

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