La Perla, pre-intesa in vista dell’incontro al Mise. Sospesi i 126 esuberi

I sindacati incassano il ritiro delle lettere di licenziamento e si accordano con la proprietà per un anno di cassa integrazione e incentivi all’esodo

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Bologna, 3 ottobre 2019 - Crisi della Perla: opo lunghe settimane di ansia, adesso è arrivata la sospirata firma per . E’ stata infatti sottoscritta stasera, alla presenza dei rappresentanti dell’azienda, delle sigle sindacali, del Comune e della Regione, la pre-intesa che mette da parte i 126 esuberi dichiarati in estate, con tanto di lettere di licenziamento, e impegna l’azienda a chiedere 12 mesi di cassa integrazione straordinaria, oltre al varo di un piano di prepensionamenti incentivati e volontari.

Con questo verbale in mano, vidimato oggi in viale Aldo Moro sotto gli occhi del governatore Stefano Bonaccini, l’incontro di martedì 8 ottobre al ministero dello Sviluppo economico sarà affrontato da tutte le parti coinvolte con la speranza di trovare una soluzione definitiva.

Al Mise, infatti, i manager del fondo che detiene la proprietà dello storico brand del lusso bolognese chiederanno, in alternativa ai licenziamenti, di attivare la cassa integrazione speciale per 12 mesi per circa 150 dipendenti e si dichiareranno pronti a garantire l’anticipo degli ammortizzatori sociali, oltrea che a mettere sul piatto una proposta di incentivo all’esodo che, su base squisitamente volontaria, accompagni alla pensione una parte del personale considerato in esubero, tra le 65 e le 70 unità.

"Il primo obiettivo era scongiurare i 126 licenziamenti, mentre ora si apre una fase diversa”, sono state le parole di Mariangela Occhiali, della Uiltec-Uil, mentre Roberto Guarinoni, della Filctem-Cgil, ha affermato che "ora ci sono le condizioni per chiudere positivamente la vicenda in sede ministeriale".

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