Pnrr, il rapporto di Urban@.it. Lepore: “Serve più collaborazione da parte dello Stato”

Il sindaco alla presentazione dello studio, sottolinea: “Il miglioramento del trasporto pubblico in città porterà benefici a tutti, non capisco dunque perchè arrivino continue critiche a livello nazionale”

Valentina Orioli e Matteo Lepore, foto d'archivio

Valentina Orioli e Matteo Lepore, foto d'archivio

Bologna, 26 gennaio 2024 - Il rapporto tra Pnrr e dimensione urbana, il ruolo delle città nell'attuazione del Piano, l’eredità che l’impostazione delle politiche lascerà alle generazioni future: sono stati questi i temi principali trattati alla presentazione del IX rapporto di ‘Urban@it’, Centro Nazionale di Studi per le Politiche Urbane, svoltasi stamattina in Sala Borsa. “Le città e i territori del Pnrr. Attori, processi, politiche”, questo il titolo del Rapporto, curato da Simonetta Armondi, Valeria Fedeli e Carolina Pacchi del Politecnico di Milano, Valentina Orioli dell’ Università di Bologna e Fabiano Compagnucci del Gran Sasso Science Institute, che portato alla luce tematiche fondamentali per comprendere a pieno le difficoltà e le sfide di attuazione del Pnrr.

Oltre ad illustri ospiti e studiosi, sul tema si è espresso anche il Sindaco Matteo Lepore: “ A noi amministratori spetta il compito di attuare il Pnrr, portarlo da una linea teorica alla pratica. Servono politiche urbane e strategie ben precise, e spesso sorgono problematiche, ritengo che serva una maggiore collaborazione da parte dello Stato” spiega il Primo Cittadino. Portando l’esempio dell’implementazione del tram infatti dichiara: “Abbiamo ricevuto 900 milioni di euro dall’Europa e se non concludiamo i lavori entro il 2026 dovremmo restituirli. Questo però non può essere un problema solo della città di Bologna, qualora non venisse portato a termine il progetto sarebbe il Paese intero a perdere di credibilità nei confronti dell’Europa. Se invece – come mi auguro-  avrà successo, il miglioramento del trasporto pubblico in città porterà benefici a tutti coloro che la attraversano, non capisco dunque perché arrivino continue critiche a livello nazionale”. E’ seguito poi un dibattito, condotto da diversi interlocutori tra cui i redattori del rapporto sopracitati, il presidente di Urban@it Nicola Martinelli e Gianfranco Viesti, professore di Economia dell’Università di Bari, mirato a rispondere a domande chiave sul tema: con quale grado di intensità le città entrano nel Pnrr? Sono il fuoco principale della politica o sono uno sfondo, un contesto guida? Il Pnrr è una politica innovativa o si appoggia su strumenti tradizionali? E infine, qual è il rapporto tra città metropolitane e zone più marginali, e come ciò può influire nell'attuazione del Piano?

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