Lazio Bologna 3-3, i rossoblù raggiungono la salvezza

Serie A, 37esima giornata. La sblocca Correa al 13', la ribaltano Poli (50') e Destro (51'). Bastos pareggia (58'), poi sorpasso Orsolini (63') e nuovo pari di Milinkovic-Savic (80')

La festa rossoblù all'Olimpico dopo il match: è salvezza (foto da Twitter)

La festa rossoblù all'Olimpico dopo il match: è salvezza (foto da Twitter)

Bologna, 20 maggio 2019 – Pioggia di gol: all’Olimpico, nella gara che chiude il 37° turno, è il Bologna ad imporsi sulla Lazio con un pirotecnico 3-3 finale. Succede praticamente tutto nella ripresa, dopo il vantaggio nel primo tempo di Correa: Poli e Destro ribaltano la gara in meno di un minuto, Bastos pareggia ma è Orsolini che riporta avanti i suoi, con un tiro ravvicinato al quale seguono le proteste laziali per un presunto fallo di Destro; il punto esclamativo sul match lo mette Milinkovic-Savic, entrato dalla panchina, che pareggia su punizione.

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Alla fine è il pareggio a prevalere, con il fischio finale di Pasqua che dà alla squadra di Mihajlovic la certezza di rimanere in Serie A anche il prossimo anno, evitando paurosi incroci all’ultimo turno. La pioggia dell’Olimpico porta in dote ai rossoblù il dodicesimo posto in classifica con 41 punti: sabato prossimo contro il Napoli l’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente la situazione, avvicinandosi al decimo posto. All’Olimpico, che rappresenta il passato del tecnico serbo del Bologna (tanti i cori in suo onore da parte dei tifosi biancocelesti), si inizierà a parlare di futuro, con la speranza di tutto il popolo rossoblù di vedere Mihajlovic per un altro anno dalle parti di Casteldebole.  Per l’undici di partenza Inzaghi propone qualche novità: nel 3-5-2 indisponibili Luis Alberto e Caicedo, con Immobile e Correa in attacco. A difendere i pali della porta laziale c’è Guerrieri, portiere cresciuto nel settore giovanile biancoceleste. Mihajlovic, invece, non può contare su Sansone per un problema fisico dell’ultimo minuto (affaticamento al polpaccio) e decide di non rischiare l’ex Villareal: davanti c’è Destro, con Palacio nel terzetto alle sue spalle. In mediana spazio a Poli con Dzemaili in panchina. 

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Il primo pericolo della serata è firmato da Correa che, tutto solo in mezzo all’area, colpisce a botta sicura: esito sfortunato, col pallone che centra in pieno Lulic, in quel momento in fuorigioco, con l’azione che sfuma. Alla seconda occasione, l’argentino non sbaglia: pallone che gli arriva spalle alla porta, finta su Danilo e piattone facile che batte un incolpevole Skorupski.

La replica dei rossoblù è tutta nel mancino, debole, di Poli dalla media distanza al ventesimo minuto; e proprio dall’angolo che ne scaturisce il tiro di Orsolini viene murato dalla difesa laziale, che riesce a proteggere il vantaggio. Vantaggio che rischia di vacillare al 26’ quando Poli colpisce al volo al limite: tiro debole e impreciso e padroni di casa che si salvano. Dal possibile raddoppio biancoceleste, con Immobile che cestina un contropiede invitante, alla chance per il pareggio: fallo di Leiva su Soriano al limite, con Orsolini che si incarica della battuta; mancino velenoso ma che viene deviato alto sulla traversa da Badelj. Il primo tempo si chiude con il destro tagliato di Immobile che sibila vicino al palo, con le squadre che tornano negli spogliatoi sotto la pioggia battente che bagna l’Olimpico. 

La ripresa si apre col forcing rossoblù, finalizzato in modo vincente da Poli: filtrante per Palacio che pesca in area il capitano di serata, bravo a smarcarsi sulla sinistra e a incrociare col mancino battendo sul primo palo un Guerrieri non perfetto nell’occasione. La Lazio crolla nel giro di due minuti, con Orsolini che scappa sulla destra e pesca Palacio, bravo a fare da torre per Destro: tocco sottoporta dell’attaccante che mette a segno il quarto gol stagionale; esultanza sfrenata con svestizione compresa e giallo inevitabile. 

Il pareggio laziale arriva a sorpresa grazie alla giocata sorprendente di Bastos: tiro a giro del difensore da dentro l’area, col pallone che disegna una traiettoria imparabile per Skorupski.  Non c’è tempo per riposare all’Olimpico: angolo di Pulgar, un paio di rimpalli in mezzo all’area con Destro che tocca per Orsolini, bravo a girare al volo col mancino. Vantaggio Bologna certificato anche dal Var, che non reputa fallosa la giocata di Destro, nonostante rimanga più di un dubbio sulla valutazione di Pasqua, con la salvezza che sembra davvero vicina per la banda di Mihajlovic. 

Il primo cambio Mihajlovic lo spende per far entrare Santander, mentre Inzaghi risponde con l’ingresso di Milinkovic-Savic, ultima mossa disponibile per il tecnico laziale. E l’ingresso del centrocampista serbo si rivela vincente al 35’ quando il numero 21 si presenta sul pallone per battere la punizione che regala il pareggio alla Lazio. Il brivido finale lo porta Immobile, con il tiro che termina sulla traversa: suda freddo la retroguardia rossoblù, ma alla fine del tunnel c’è la luce; per il Bologna è salvezza con un turno di anticipo, Mihajlovic porta a termine il suo personalissimo “mezzo miracolo”. E nel finale parte la meritata festa dei rossoblù. 

 

Il tabellino della gara

Lazio-Bologna 3-3 

Lazio (3-5-2): Guerrieri; Bastos, Luiz Felipe (8’ st Armini), Acerbi; Romulo, Parolo, Leiva (28’ st Milinkovic-Savic), Badelj (19’ st Cataldi), Lulic; Correa, Immobile. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Proto, Furlanetto, Wallace, Patric, Durmisi, Marusic, Jordao, Mohamed, Capanni.  Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Pulgar, Poli (34’ st Dzemaili); Orsolini, Soriano, Palacio (45’ st Krejcì); Destro (26’ st Santander). Allenatore: Mihajlovic. A disposizione: Da Costa, Paz, Calabresi, Helander, Nagy, Donsah, Svanberg, Edera, Falcinelli.  Reti: 14’ pt Correa, 5’ st Poli, 6’ st Destro, 14’ st Bastos, 18’ st Orsolini, 35’ st Milinkovic-Savic 

Ammoniti: 7’ st Destro, 18’ st Correa, 22’ st Leiva 

Note: Recupero: 0’ pt, 4’ st 

Arbitro: Pasqua di Tivoli.

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