Mihajlovic è cittadino onorario di Bologna: "Entrambi fortunati" / Foto

Il tecnico rossoblù ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Lepore, accanto a lui anche Gianni Morandi

Bonaccini, Mihajlovic, Morandi e Lepore (foto Schicchi)

Bonaccini, Mihajlovic, Morandi e Lepore (foto Schicchi)

Bologna, 17 novembre 2021 - Da oggi Bologna ha un cittadino in più. Si tratta di Sinisa Mihajlovic (fotoche, alle 18 di questa sera, è stato insignito della cittadinanza onoraria della città di Bologna, dopo la mozione approvata lo scorso anno. Mihajlovic, a Bologna dal gennaio del 2019, quella stessa estate dichiarò che stava combattendo una battaglia ben diversa da quella che va in scena tutte le domeniche sui campi da calcio, quella contro la leucemia. Oggi, a Palazzo D'Accursio, è andata quindi in scena la consegna della cittadinanza onoraria al tecnico: "Sono molto emozionato, grazie alla città di Bologna. Ognuno di noi ha due cittadinanze, quella relativa alla salute e quella relativa alla malattia, anche se si spera sempre di non ricevere la seconda. Anche i momenti della malattia fanno parte, però, di quelli legati alla vita. Non c'è vita senza malattia. Ho due cittadinanze ora, quella di Bologna e quella di Novi Sad (Serbia). Sono stato fortunato a incontrare Bologna e viceversa, quando sono arrivato pensavano di retrocedere e siamo arrivati decimi. 

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Quello che è successo a Bologna quasi come un film, sarò sempre grato a questa città". A consegnare a Mihajlovic la cittadinanza è stato il sindaco Matteo Lepore: "Siamo una città che si prende cura delle persone. Tutti quelli che vengono qui non trovano solo un chirurgo e una sala attrezzata ma una comunità che accoglie malati e parenti. Vogliamo una città sempre più con questa chiave". Per il Bologna presente l'amministratore delegato del club, Claudio Fenucci; alla cerimonia anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore allo sport Roberta Li Calzi e Gianni Morandi, tifoso rossoblú e amico di Sinisa: "La sua forza è che non molla mai. Mi ha commosso il suo attaccamento al lavoro quando andavo a trovarlo all'ospedale". 

In chiusura le dichiarazioni di Arianna, moglie del tecnico del Bologna: "Sono emozionata, è una cosa bellissima. Bologna diventa così la nostra seconda città dopo Roma, ci ha accolto come una famiglia". 

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