Bologna Napoli 3-2, Mihajlovic. "Voglio una squadra che lotti per l'Europa"

Il tecnico serbo fissa i paletti per restare anche la prossima stagione: "Partire per arrivare decimi non ha senso, domani parlerò col presidente"

Mihajlovic esulta a fine gara col Napoli (Ansa)

Mihajlovic esulta a fine gara col Napoli (Ansa)

Bologna, 25 maggio 2019 - “Se la salvezza era un mezzo miracolo, dovessimo riuscire ad arrivare decimi, sperando che Atalanta e Milan facciano il loro, sarebbe un capolavoro”. Felice, e non potrebbe essere altrimenti, Sinisa Mihajlovic, capace di cogliere con il suo Bologna sette vittorie consecutive tra le mura domestiche, con il successo sul Napoli che rappresenta la ciliegina sulla torta.

Ma, oltre alla vittoria contro i partenopei (foto), c’è da registrare l’ulteriore ed ennesimo segno di affetto dei tifosi nei suoi confronti, che gli hanno tributato cori e striscioni: “Mi fa piacere, è da un po’ di tempo che il pubblico vuole che io rimanga, è una grande soddisfazione”. Il futuro, invece, si saprà nei giorni che arriveranno, con il colloquio con la società già in programma: “Domani (giornata nella quale è prevista la grigliata di fine stagione al Dall’Ara, ndr) parlerò col presidente, vedremo che cosa dirà, qualcosa di più chiaro ci sarà. Avevo un debito qua, che ho saldato, è stata la prima motivazione che mi ha portato ad accettare”.

Molto dipenderà da ciò che la società prometterà al tecnico serbo: “Sono un allenatore ambizioso, uno degli obiettivi se dovessi rimanere è che ci vorrebbe una squadra in grado di lottare per l’Europa. Partire per arrivare decimi non avrebbe senso, starei a casa con la famiglia”. Il focus va sulla partita: “Nel primo tempo loro hanno fatto meglio di noi, ma le nostre occasioni sono state più nitide. Nel secondo tempo ci si poteva aspettare una loro reazione, ma non abbiamo mai smesso di giocare e di cercare di vincere. La mia squadra deve sempre giocare per vincere e deve prendere qualche rischio per farlo. Destro e Santander possono coesistere? Non credo”. La chiusura è sulle possibili prospettive future del Bologna: “Si può vincere qualcosa, c’è tutto, una società forte, lo stadio sempre pieno. Bisogna alzare l’asticella e cercare di prendere i giocatori giusti. Qua c’è un progetto, sono ambiziosi e si cercherà in qualche anno di lottare per un posto in Europa”. Intercettato a fine partita, Palacio ha detto la sua dopo questa cavalcata finale: “Abbiamo giocato un gran bel calcio da mesi, sempre per vincere, è stata una salvezza bellissima e meritatissima. Che cosa farò ora? Non lo so, ora dovrò incontrare la società e ci parleremo. Devo ringraziare tutti i miei compagni, sono la mia forza. Il presunto rigore su di me? Il contatto io l’ho sentito”. In mix zone si è presentato Riccardo Orsolini, il cui futuro, dopo una seconda parte di stagione strepitosa, verrà discusso durante il mercato, mentre invece il suo presente parla azzurro, vista la convocazione da parte di Di Biagio per il raduno pre Europei Under21 assieme ai compagni in rossoblù Edera e Calabresi: “Sul primo gol del Napoli ero convinto che Ghoulam fosse in fuorigioco, l’errore è mio, mi prendo tutta la colpa. Adesso ci godiamo questo decimo posto, sperando domani in qualche risultato positivo. Il mio futuro? Non te lo so dire, adesso c’è un Europeo da disputare, qua a Bologna, in casa, poi in sede di mercato si valuterà, adesso non ci ho ancora pensato. Io a Bologna sto benissimo, ho trovato una seconda famiglia. Non me l’aspettavo di trovarmi così bene,ho sempre espresso la volontà di rimanere se possibile, mi piace Bologna e il progetto a lungo termine. Penso sia la piazza giusta per crescere. Io spero per il mister che possa rimanere, gli ha dato un’impronta importante. Momento più bello della stagione? L’ultimo mese e mezzo, abbiamo finito in crescendo. Sono contento di aver chiuso così la stagione”. E conclude con un saluto ai tifosi rossoblù: “Speriamo di vederci l’anno prossimo”. Assieme all’esterno offensivo ascolano anche Blerim Dzemaili ha risposto alle domande dei giornalisti in zona mista, al termine della partita che ha visto il suo ritorno al gol dopo un campionato nel quale lo svizzero era rimasto a secco: “Sono molto contento, mi mancava il gol, ma più di tutto sono felice per aver concluso così la stagione davanti al nostro pubblico che ci ha sostenuto anche nei momenti bui di inizio anno. La svolta c’è stata a Milano con l’Inter, lì abbiamo capito che si poteva fare. Il mister ha imposto un calcio propositivo, col baricentro alto, e il gruppo lo ha interpretato al meglio. Se dovessimo arrivare decimi sarebbe davvero un miracolo” Non si dispera Carlo Ancelotti, che trova la sconfitta dei suoi in casa del Bologna tutto sommato comprensibile: “L’obiettivo è stato raggiunto tre settimane fa. Oggi abbiamo fatto una buona partita, si poteva vincere ma abbiamo perso, non fa niente. C’è stata qualche leggerezza comprensibile quando non hai niente da giocare. La stagione rimane positiva, abbiamo messo basi buone per il prossimo anno, dove giocheremo un calcio più aggressivo e con più intensità”. E poi dice la sua sul campionato fatto dal Bologna sotto la guida Mihajlovic, definendolo “Un capolavoro”.

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