Bologna, 13 settembre 2022 - "E' stato facile scegliere il Bologna. Mi ha spinto la storia del club, le strutture che hanno, tutto l'ambiente". Sono le prime parole di Thiago Motta da allenatore del Bologna. L'ufficialità è arrivata ieri, ma il destino dell'italobrasiliano e quello dei rossoblù si erano già legati da diversi giorni, tanto che il tecnico era presente domenica pomeriggio al Dall'Ara, per seguire, nascosto in un angolino della tribuna, la partita contro la Fiorentina.
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"Ho dei buoni giocatori, una buona squadra, abbiamo l'opportunità di fare bene. Ma non c'è tempo nel calcio, quindi dovremo fare in fretta", chiarisce Thiago. "Cercherò di migliorare la squadra, farò in modo che i ragazzi siano convinti del nostro modo di giocare. Contro la Fiorentina, al di là della vittoria, è stata fatta una buona partita contro una grande squadra - ha spietato l'ex mister dello Spezia - La reazione dopo il gol è stata significativa e ho fatto solo complimenti ai ragazzi e ho detto loro di continuare così".
Il rispetto per mister Mihajlovic
E' arrivata inevitabile anche una domanda su Sinisa: "Lui fa parte della storia di questo club, ho rispetto per l'uomo e per l'allenatore". E su altri suoi colleghi (De Zerbi) che hanno declinato la chiamata del club per rispetto di Mihajlovic? "Ognuno è libero di esprimere la sua opinione. Io sono orgoglioso di essere qui, di essere l'allenatore del Bologna".